Attraverso un web meeting con gli amici sostenitori e volontari è stato ricordato il difficile periodo di isolamento all’interno delle strutture a causa del COVID19.
https://www.facebook.com/259976614453894/posts/927678087683740/?vh=e&d=n
L’happening virtuale è nato dal desiderio di condividere la testimonianza di questo particolare momento vissuto.
Nel momento in cui il mondo si è fermato, i responsabili della Cooperativa Sociale La Coccinella sono stati chiamati a mantenere e garantire i servizi pensando e ripensando a nuovi modi di vivere la casa famiglia, la quotidianità e le relazioni a 1 metro di distanza.
La Coccinella ha avuto la forza e la lungimiranza di chiudersi, scegliendo la strada estrema dell’isolamento interno fin dal primissimo momento in cui ancora le informazioni erano approssimative e poche chiare.
"Siamo stati costretti a lasciar fuori dal nostro cancello tutti i nostri lavoratori, volontari, amici, genitori e parenti" - ci confida Lidia Sassone, responsabile fund raising di questa piccola ma attiva realtà solidale del paese neroniano.
"E’ stato autorizzato l’accesso alle strutture solo allo stretto gruppo educativo chiamato a garantire il servizio. E’ stato chiesto ai lavoratori un regime di serietà che invadeva il campo privato e personale, abbiamo acquistato e gestito dispositivi di protezione individuale e alterato completamente la gestione della vita lavorativa e comunitaria interna.
Ci siamo muniti di tutti i dispositivi sanitari necessari a fronteggiare l’emergenza, abbiamo fatto torte e laboratori creativi, ci siamo misurati con DAD e con un nuovo modo di vivere la casa e le relazioni".
In pratica, I responsabili si sono preparati a star vicino ai ragazzi della struttura con tutti i mezzi disponibili e con la speranza che potessero essere efficaci.
"Ci aspettavano abbracci negati" - prosegue la Sassone - "più difficili da spiegare di qualunque legge o misura precauzionale e l’impossibilità di garantire quella silenziosa presenza espressa mediante il contatto che ci consente di arrivare là dove le parole non arrivano. Tanti momenti difficili, che abbiamo cercato di fronteggiare al meglio. Abbiamo assistito anche a tanti piccoli miracoli: i nostri piccoli ospiti ci hanno dimostrato quanto possano essere grandi.
I nostri iniziali timori sono stati spazzati dalla risposta dei ragazzi: hanno affrontando la situazione al meglio, con un atteggiamento di comprensione che andava ben oltre le nostre aspettative!"
La Coccinella, insomma, non si è mai fermata; quelle che purtroppo sono state interrotte bruscamente sono tutte le attività di raccolta fondi che rendono sostenibile economicamente i progetti.
Tutte le campagne che vedevano la Coccinella nelle piazze tra la gente o nelle aziende sono state annullate, creando un grandissimo preoccupante buco.
"Abbiamo bisogno della solidarietà di tutti per continuare a garantire accoglienza, sostegno e cure familiari ai ragazzi di cui ci prendiamo cura" - conclude Lidia Sassone.
Fai un gesto d’amore: Sostieni La Coccinella.
Ulteriori info a https://www.cooplacoccinella.org/