Intervistato da Bussoletti durante la puntata del talkshow “Lingue a Sonagli” trasmessa in diretta radio su RadioRock106, il noto regista Dario Argento si è pronunciato sul “mostro” Coronavirus.
Dario Argento è un regista di fama internazionale, acclamato in tutto il mondo per capolavori cinematografici come “Profondo Rosso” e “Suspiria”. Di mostri ne ha creati molti, ed un suo intervento sullo spaventoso Coronavirus è davvero pertinente. Parla anche del suo futuro lavorativo e di zombie nella nuova puntata di Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Radio Rock ideato e condotto dal cantautore Bussoletti.
«Spesso dico che ogni mostro ha un punto debole. Il Coronavirus, invece, è diverso – spiega il regista in diretta - È più simile al mostro della peste che comparve nel Medioevo e sparì da solo, non lo sconfisse nessuno. Quella di queste settimane è una disgrazia che non appartiene alla mia fantasia, al mio immaginario. Un po’ ne parlò Edgar Allan Poe nel racconto “La maschera della morte nera” ma, se volessimo trasportarlo cinematograficamente in un mondo, forse sarebbe più adatto agli zombie di George Romero».
E a proposito di zombie, Dario Argento si pronuncia sull’attuale situazione di Roma: «La città così deserta sarebbe un set ideale per girare un film sugli zombie. Mettici pure che sono aumentati gli animali che girovagano: ci sono uccelli, gatti randagi, movimenti che prima non si notavano».
Bussoletti chiede, infine, al regista di parlare dei suoi progetti futuri: «Leggo di un film con mia figlia Asia, di un videogioco e di due serie tv. Il videogioco non credo lo farò e tutto il resto è fermo. Non riesco proprio a pensare al futuro lavorativo adesso che stiamo tutti a casa. Spesso mi chiedono perché non c’è mai stato un mio erede… Forse perché ci vuole una testa molto particolare per vivere come vivo io».
“Lingue a Sonagli” è un programma ideato e condotto da Bussoletti in diretta radiofonica tutti i mercoledì su RadioRock.