Cosa significa “battesimo”? Il battesimo è un’immersione che porta a un’emersione. È un gesto di purificazione e di rinascita, in cui non conta tanto l’entrata quanto l’uscita.
È un gesto ben noto alle civiltà antiche come risposta di fronte all’insufficienza dell’essere umano. Lo faceva anche Giovanni “il Battista”: «Si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati» (Mc 1,4-5).
Diventiamo persone grazie alle relazioni con altre persone; Dio ci raggiunge attraverso quelle relazioni.
Pensiamo spesso al battesimo come qualcosa che ha a che fare con la festa per la nascita e con l’ingresso nella comunità. Non è un approccio sbagliato (anche perché questa è prima di tutto l’esperienza che i genitori fanno): è un punto di partenza. Ma è bene che chi parla del battesimo abbia ben presente la sua realtà più profonda: nasce dal desiderio di essere liberati dal male e questa liberazione passa attraverso l’adesione a Cristo, all’immersione nella sua morte e all’emersione nella sua risurrezione, perché, «se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio» (Gv 3,3).
Nella predicazione di Gesù è ben presente questa accezione ampia, non magica ma metaforica, del termine “immersione”. «Gesù disse loro: “Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?”. Gli risposero: “Lo possiamo”. E Gesù disse: “Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete” (Mc 10,38-39); “C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!”» (Lc 12,50).
Gesù risorto invita i suoi discepoli: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole (= immergendole) nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 21,25). E i discepoli sanno di che cosa si tratta. L’antico gesto di purificazione e rinascita viene adottato (è infatti ricordato più volte negli Atti), ma non è inteso in senso generico. Ha una caratterizzazione precisa e fondamentale (il Battista aveva detto: «egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco», Mt 3,11). Esprime la risposta dell’uomo all’annuncio della salvezza: la fede in Cristo risorto, messia e salvatore. Il battesimo è farci immergere e immergerci nella morte di Cristo e riemergere nella sua risurrezione.
Nella Lettera attribuita a Pietro si scrive che il battesimo «non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo».
Può sembrare che tutto ciò abbia senso solo se ci si rivolge ad adulti consapevoli: ma fin dalla prima generazione cristiana – prima ancora che il battesimo dei bambini diventasse generalizzato – si ha notizia di celebrazioni che seguono la conversione di interi nuclei familiari. «C’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia…».
Festeggiare il battesimo a Roma con eleganza e sobrietà è un'occasione importante per genitori e famiglie. Da oggi grazie a battesimoroma.it è molto più semplice individuare la location adatta alle proprie esigenze, il proprio budget, il numero di invitati.
Per rendere questo giorno santo ancora più speciale, festeggia il battesimo di tuo figlio o tuo nipote presso una villa o un locale con piscina, vivrai momenti indimenticabili!