La Supersprint è format innovativo che farà divertire sul viale d’arrivo di Cavalese
Marcialonga Science presenta i risultati di una nuova ricerca
Non solo 70 km con partenza da Moena e arrivo a Cavalese per la Marcialonga di Fiemme e Fassa, ad arricchire il programma di eventi del 24, 25 e 26 gennaio infatti, oltre a Story, Stars, Baby, Mini e Young, ci sarà anche la Supersprint - World Tour Championship, parte del circuito World Sprint Series. La gara è in programma venerdì 24 gennaio sui 100 metri del rettilineo finale di Viale Mendini a Cavalese, dove il 26 gennaio si concluderà anche la 47.a edizione della ski-marathon. La stagione del circuito della velocità si è aperta in Svezia, ad Östersund, con vittoria del norvegese Ludwid Søgner Jensen a precedere lo svedese Marcus Grate. Terzo il norvegese Ragnar Bragvin Andresen e quarto lo svedese Johannes Hortlund, mentre Emanuele Becchis è uscito in semifinale. Al femminile ancora vittoria di una norvegese, Marte Nordlunde. La prossima tappa sarà a Dresda il 10 gennaio, mentre il 24 gennaio si svolgerà appunto in Val di Fiemme, proseguendo con la König Ludwig Lauf, Mosca, la norvegese Janteloppet di Petter Northug, che con tutta probabilità sarà al via della Marcialonga, chiudendo con la svedese Vålådalen. Gli eventi supersprint possono attrarre anche i nomi ‘caldi’ di Coppa del Mondo, su tutti Johannes Høsflot Klæbo, Petter Northug, Federico Pellegrino e i velocisti sugli skiroll Emanuele Becchis ed Alessio Berlanda.
E per la quinta edizione di MarcialongaScience il CeRiSM (centro di Ricerca Sport Montagna e Salute, Università degli studi di Verona) in collaborazione con il Comitato Organizzatore Marcialonga ha proposto lo studio “MarcialongaScience on Elderly”, avendo come obiettivo la valutazione di alcuni parametri fisici, fisiologici e socio-emozionali legati alla salute nei fondisti ultra-sessantacinquenni che da anni partecipano e si allenano per Marcialonga, con 40 fondisti da tutta Italia (36 uomini e 4 donne) a prendere parte alla ricerca. Tre i risultati di rilievo ottenuti rispetto alla media della popolazione sana sedentaria di pari età: “valori migliori, fino ad eccezionalmente migliori, per parametri fisici e fisiologici quali valori ematici, salute cardio-vascolare, composizione corporea (bassa % di massa grassa), forza muscolare e capacità respiratorie, valori eccezionalmente sopra la media per capacità di controllo dell’equilibrio e tempi di reazione, e valori molto sopra la media per qualità del sonno e percezione della qualità di vita”. Dati che non cambiano se si sale con l’età, coinvolgendo le categorie 60-70 e 70-80 anni, a differenza del normale decadimento fisico e psicologico dei corrispettivi anziani sedentari. È bene sottolineare inoltre che i risultati non dipendono da quelli ottenuti in gara, l’importante è infatti svolgere 6-8 ore di attività fisica settimanali, sufficienti a garantire ottime prestazioni fisiche e fisiologiche. I “take-home messages” della ricerca sono dunque che la salute nelle persone ultrasessantacinquenni dipende dalla pratica costante di attività fisica piuttosto che dal livello agonistico, e che… “lo sci di fondo rappresenta un ottimo modello di attività fisica per un invecchiamento di successo”. I ‘bisonti’ di Marcialonga insegnano…
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