Entro il prossimo 16 dicembre circa 150mila Srl su tutto il territorio nazionale dovranno adempiere ad un nuovo obbligo: nominare l’organo di controllo o il revisore ed eventualmente uniformare l’atto costitutivo e lo statuto. Il nuovo adempimento sarà al centro del Convegno “Indipendenza e obiettività nella nuova Revisione Legale” promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno domani, giovedì 28 novembre, dalle ore 14 presso il Saint Joseph Resort (via Salvatore Allende 66, Salerno).
Il Decreto Legislativo n. 14 del 12 gennaio 2019 (noto come Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza), intervenendo sull’articolo 2477 del Codice civile, ha infatti abbassato le soglie previste per la nomina obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore delle Srl, e di conseguenza ha ampliato i soggetti che potranno ricoprire tale incarico. Il nuovo obbligo verte su tutte le società che nel corso degli ultimi due esercizi hanno superato almeno uno di questi parametri: 20 dipendenti impiegati, 4 milioni di euro di fatturato, 4 milioni di euro di attivo dello stato patrimoniale.
Il convegno farà dunque luce su come tali importanti modifiche rafforzeranno il ruolo dei soggetti preposti alla vigilanza dell’attività d’impresa: a discuterne, con il Presidente dell’ODCEC Salerno Salvatore Giordano, i dottori commercialisti Sandro Spella ed Eugenio Russo. Modera Agostino Soave, Consigliere Segretario dell’ODCEC Salerno.
In particolare, oltre a far luce sui principi di indipendenza e obiettività del revisore, lo scetticismo professionale quale obbligo di legge e la preparazione della revisione legale, nel corso del convegno si proverà a far luce anche sull’opportunità e il rapporto rischi/benefici che la norma contiene per i nuovi professionisti chiamati a ricoprire i nuovi incarichi.
“Proprio in vista delle nuove nomine – spiega il Consigliere Segretario dell’ODCEC Salerno Agostino Soave - il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha pubblicato un documento sulla “Revisione legale nelle nano-imprese”, espressione con cui il documento identifica le aziende investite dal nuovo obbligo. Il documento fornisce indicazioni precise sullo svolgimento dell’attività nelle realtà più piccole. Si ritiene che siano necessarie almeno 40-50 ore annue, ma vanno sempre valutate dimensioni e necessità dell’azienda”. “Per i revisori esistono valori di riferimento che, dopo l’abolizione delle tariffe, hanno solo carattere orientativo – rimarca il presidente dell’ODCEC Salerno Salvatore Giordano - i parametri contenuti nel DM 169/2010 e mai aggiornati rappresentano comunque un punto di riferimento non vincolante. Ma la regola fondamentale è che il compenso va determinato in base alla complessità dell’azienda. Prima di accettare un incarico il revisore deve quindi svolgere un’indagine preliminare in cui stimare risorse professionali e ore necessarie e pianificare la revisione. Ma oltre all’importo conta il monte ore. In un mercato frantumato spesso si instaura una concorrenza al ribasso in cui non solo le retribuzioni orarie non rispettano il range indicato dal Decreto ministeriale recante la disciplina degli onorari ma anche il monte ore viene tagliato, senza tener conto del fatto che l’attività di revisione è sottoposta al controllo di qualità del Mef (ad oggi però ancora inattuato) e che per le aziende si tratta di un risparmio. Una situazione inaccettabile su cui il nostro Ordine vigilerà nell’interesse dei propri iscritti”.
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www.commercialistisalerno.it