Un percorso tra racconti classici e racconti autobiografici per socializzare, sensibilizzare alla lettura e mantenere vive le memorie del passato. L’iniziativa è promossa dalla casa di riposo “Fossombroni”, nota semplicemente come Casa Pia, che ha strutturato un ciclo di incontri mensili insieme all’associazione Donne di Carta di Arezzo che prenderà il via da martedì 12 novembre e che sarà dedicato alla valorizzazione dei benefici della lettura ad alta voce. Il progetto, in programma fino a giugno ogni secondo martedì del mese tra le 16.30 e le 17.30, è aperto all’intera cittadinanza ma troverà i veri protagonisti nei residenti della struttura e negli ospiti del centro diurno che avranno un doppio ruolo di autori e di ascoltatori.
Negli ultimi mesi, la Casa Pia ha infatti ospitato il laboratorio “Raccontiamoci” in cui gli anziani sono stati accompagnati e sostenuti dalle animatrici nella scrittura delle storie delle loro vite come occasioni per conoscersi reciprocamente, per condividere i racconti personali, per socializzare e per far emergere ricordi, emozioni e momenti significativi. Queste autobiografie, raccolte per argomenti, saranno reinterpretate e lette dalle volontarie della Donne di Carta nel corso di otto appuntamenti tematici: il 12 novembre è in programma l’incontro dedicato alle storie dell’estate, il 10 dicembre quello dedicato alle storie delle festività natalizie e l’11 febbraio quello dedicato alle storie d’amore, mentre il 14 aprile si terrà un pomeriggio incentrato sulla donna e suo ruolo sociale. Il programma delle letture sarà arricchito da ulteriori appuntamenti il 14 gennaio e il 10 marzo dove verranno proposti brani tratti dalla letteratura di ieri e di oggi, con le parole che saranno accompagnate dal supporto di musiche e dalla proiezione di immagini per garantire un’esperienza ancor più emotiva.
In queste occasioni sarà possibile anche conoscere l’attività svolta da Donne di Carta che, nata a Roma nel 2008 e attiva ad Arezzo dal 2009, ha come scopo principale la promozione della lettura per offrire a tutti reali e uguali opportunità di accesso e di fruizione al bene culturale. L’associazione, forte in città di oltre novanta soci sostenitori e impegnata in numerosi progetti sociali, raggiunge questi scopi attraverso il dire a voce alta brani prediletti imparati a memoria; questa metodica diventa un’occasione per condividere un testo con gli altri, per strutturare legami attraverso l’ascolto e per valorizzare la trasmissione di emozioni legate all’opera. «Questo percorso - commenta Paola Petruccioli, presidente della casa di riposo “Fossombroni”, - ha una forte valenza sociale. I nostri ospiti, infatti, sono stati stimolati a raccontarsi e a ricordare i momenti più significativi delle loro vite attraverso uno stimolante processo creativo, mentre la lettura di testi e di autobiografie rappresenterà una forma di arricchimento reciproco attraverso l’attivazione di ricordi, memorie e emozioni».