Due aretini saranno presenti al simposio tecnico della pizza italiana contemporanea. Renato e Riccardo Pancini della pizzeria Al Foghèr si preparano a partire alla volta dell’Università della Pizza di Vighizzolo d’Este (Pd) dove, da lunedì 4 a mercoledì 6 novembre, si terranno tre giornate di formazione e di confronto dedicate al piatto italiano per antonomasia. L’evento, dal nome PizzaUp, è giunto alla quattordicesima edizione e riunirà una selezione dei migliori pizzaioli italiani per trattare un tema di stretta attualità: il connubio tra tavola e social network. “La pizzeria empatica” è il titolo dei tre giorni di simposio che proporranno una condivisione di esperienze dedicate allo sviluppo dell’utilizzo delle immagini e dei social come strumenti per raccontare professionalità e qualità, per trasmettere le emozioni di un piatto e per stabilire una relazione di fiducia con i clienti.
L’evento, organizzato da Molino Quaglia, è orientato ad uno sviluppo del settore attraverso lo scambio di nuove idee e nuove tecniche. In quest’ottica, i Pancini saranno presenti a PizzaUp per il secondo anno consecutivo e porteranno l’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività ad Al Foghèr di Ponte alla Chiassa che è oggi conosciuto in tutta la penisola come un vero e proprio laboratorio dove la pizza viene intesa come un piatto di alta cucina capace di unire gusto e benessere attraverso farciture con sapori innovativi su basi altamente digeribili. La bontà di questa esperienza, recentemente approdata anche nel centro storico con l’apertura del nuovo Al Foghèr Classic in Corso Italia, è stata riconosciuta anche dal Gambero Rosso che ha inserito il locale tra i migliori della penisola indicati sulla nuova guida “Pizzerie d’Italia 2020”. Nel corso di PizzaUp, dunque, il babbo Renato e il figlio Riccardo racconteranno il lavoro svolto ad Arezzo e contribuiranno alla condivisione di buone pratiche necessarie per fare della pizza un prodotto che, oltre ad unire sapore e benessere, possa essere adeguatamente valorizzato anche attraverso l’empatia e le emozioni rese possibili dalle nuove tecnologie. «Il simposio della pizza contemporanea - commenta Riccardo Pancini, - rappresenta un’occasione privilegiata per capire gli sviluppi del settore, per avviare una rete di sinergie con colleghi da tutta la penisola, per aggiornare le professionalità e per portare avanti una fase di confronto di idee e di competenze che riporteremo anche ad Arezzo, permettendo alla nostra attività di muovere un ulteriore passo in avanti».