I volontari dell’associazione “La Via della Felicità” hanno deciso di regalare una copia dell’omonimo opuscolo nella città di Barletta.
Questa piccola guida al buon senso, in un mondo pieno di violenza e scarso di principi sepolti nel materialismo, che possa ridare fiducia nel prossimo e nelle proprie capacità per riprendere il piacere di vivere ed assaporare le soddisfazioni e la felicità della vita.
Tuttavia, agli inizi degli anni Ottanta, per usare le schiette parole di L. Ron Hubbard, il mondo era diventato una vera e propria giungla. I segni erano ovunque. “L’avidità è l’unico dio” fu un aforisma popolare di un’epoca nella quale si accumulavano indecenti fortune ricorrendo alla frode e alla manipolazione del mercato azionario. Se l’arte e lo spettacolo potevano essere stati un ritratto di quel momento, allora gli anni Ottanta segnavano l’inizio di un’era davvero spaventosa di fredda brutalità. Chi, poi, può dimenticare la violenza nei ghetti metropolitani che ha macchiato quel decennio, quando ragazzini di dodici, tredici anni si ammazzavano fra loro senza provare assolutamente alcun rimorso. Ed è sempre da quel periodo che è giunto l’eco agghiacciante della “violenza gratuita” che viviamo in altre forme anche oggi.
E fu proprio in considerazione di questo scenario privo d’ogni senso morale che L. Ron Hubbard presentò la sua opera, La Via della Felicità, una guida al buon senso per un vita migliore.
“Da sempre e quasi ovunque, l’Umanità ha ammirato e rispettato profondamente certi valori. Questi valori sono chiamati virtù. Sono state attribuite ai saggi, agli uomini pii, ai santi e agli dei. Hanno determinato la differenza tra un barbaro ed una persona colta, la differenza tra il caos ed una società decorosa.
Non è assolutamente necessario un mandato divino, né una noiosa ricerca in grossi volumi di filosofia per scoprire che cosa sia “buono”. E’ possibile scoprirlo personalmente. Lo può fare praticamente chiunque. Se una persona pensasse a come vorrebbe essere trattata dagli altri, determinerebbe le virtù umane. Prova semplicemente a pensare a come vorresti che la gente trattasse te.”
Questo punto è descritto al precetto numero 20 dell’opuscolo che è stato distribuito domenica nella litoranea di Barletta.