Special Award Sociale a Maurizio Martinelli per il videoclip Anima a Brandelli
Nella capitale, il 17 ottobre, è iniziata la 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma.
La manifestazione, terminata il 27 ottobre, rappresenta non solo una vetrina per gli addetti ai lavori, ma anche un’opportunità per i sempre più numerosi appassionati del cinema.
Nell’ambito della Festa del Cinema di Roma è stata presentata la 17esima edizione di “Roma Videoclip: il cinema incontra la musica”, la più importante kermesse nazionale dedicata al settore della musica e del cinema. La rassegna, ideata e diretta da Francesca Piggianelli, omaggia artisti, registi, videoclip, musiche e compositori, live film concerto, produzioni e serie web.
Lo Special Award come artista dell’anno per il connubio tra musica e cinema è andato a Daniele Silvestri, cantautore romano. L’International Award regista dell’anno a Giorgio Testi che, insieme a Valerio Mastandrea, ha diretto il videoclip di Silvestri per la canzone Scusate se non piango, tratta dall’album La terra sotto ai piedi, uscito nel maggio scorso.
Special Award ad Alessandro Haber per il videoclip sociale Nessuno poteva non sapere.
Lo Special Award Sociale è andato a Maurizio Martinelli per il videoclip Anima a Brandelli, tratta dall’album I dettagli di un giorno.
Il videoclip di Martinelli è il risultato di una ricerca che fonda le sue radici nell'idea che possa esistere una scuola nuova, in cui ogni studente si formi, ma allo stesso tempo racconti la propria esperienza di vita, attraverso la magia delle arti.
Nasce così l'idea, per questo videoclip, di attingere direttamente allo straordinario serbatoio che sono i laboratori diretti da Fabio Sidoti; immagini tratte dai cortometraggi realizzati nell'ambito della scuola, in particolare gli Istituti Comprensivi di Roma in cui lo stesso Fabio, da tempo, ha attivato vere e proprie fucine cinematografiche.
“Michele Vitello e Niccolò Carosi, ascoltando il mio brano inedito, hanno pensato di associare la canzone a questa miscellanea di veri e propri corti; come in uno psicodramma, gli studenti diventano attori delle loro stesse paure. Un ‘NO’ al bullismo chiaro e definito, secondo il linguaggio stesso dei ragazzi, che sono le prime vittime, ma anche i primi carnefici di questo fenomeno. Al di là del chiasso mediatico che ruota intorno alla parola BULLISMO, questo video non vuole trasmettere alcun messaggio moralizzante, ma semmai rappresentare una viva realtà!” – ha dichiarato Martinelli.