Ospiti internazionali ed esperti del settore si confrontano sui nuovi trend del mercato e sui nuovi modelli di gestione del processo di progettazione e di costruzione delle opere.
Una rivoluzione digitale che per la prima volta al DIGITAL&BIM viene raccontata attraverso le testimonianze internazionali di alcuni giovani progettisti italiani che lavorano in UK.
Milano, 18 settembre 2019 – A DIGITAL&BIM Italia, ritorna la Conferenza Internazionale, l’appuntamento pensato per esplorare le potenzialità e i rischi connessi alla transizione digitale nel settore dell’edilizia. Articolata in 4 sessioni, la conferenza sarà un’importante occasione di confronto tra ospiti internazionali ed esperti del settore per valutare lo “stato dell’arte” della digitalizzazione nel comparto edile. Digitalizzazione e innovazione per l’ambiente costruito saranno protagoniste assolute di tutta la nuova edizione di DIGITAL&BIM Italia, l’appuntamento organizzato da Senaf in programma il 21 e 22 novembre presso il quartiere fieristico di Bologna.
“Open BIM, modeling the future!”, la prima sessione mattutina della Conferenza Internazionale DIGITAL&BIM, a cura di BuildingSmart Italia, sarà dedicata ai rischi e ai benefici dell’implementazione delle nuove metodologie di produzione e scambio di informazioni tra i professionisti che intervengono nella progettazione, realizzazione, gestione, manutenzione e smaltimento di un’opera.
Piattaforme Digitali, Common Data Environment, Digital Twin: Potenzialità e Rischi per il Settore dell’Ambiente Costruito saranno, invece, i principali focus delle due sessioni centrali della Conferenza Internazionale, entrambe a cura dell’Università di Brescia. Il cuore della nuova edizione sarà, infatti, riservato alle potenzialità delle piattaforme digitali per la Pubblica Amministrazione e per gli operatori del settore e vedrà il coinvolgimento di ospiti internazionali, Tech Company e Technology Sponsor di DIGITAL&BIM. L’obiettivo principale è di sensibilizzare sul tema della trasformazione digitale l’intero “sistema”, non solo gli attori direttamente coinvolti, mettendo bene in chiaro la posta in gioco e senza cadere in semplificazioni pericolose. Una trasformazione che porta con sé incredibili opportunità di crescita ma che nasconde anche dei rischi che gli operatori hanno il dovere di conoscere. A discutere di questi temi in occasione della Conferenza Internazionale di DIGITAL&BIM saranno, tra gli altri, esperti internazionali come Alain Waha, Global Lead for BIM|Digital at Buro Happold, Paul Surin, Global Lead Built Environment | BIM - Associate Partner at IBM, Nicola Colella, Construction Services Lead Italy at AECOM, Prof. Dr.-Ing. Markus König, Ruhr-Universität Bochum e Volker Krieger, BIM Implementation, Lab Planning, MENA Projects @ Fact GmbH and BW-Engineers.
Con l’obiettivo di dar voce ai giovani talenti italiani, veri protagonisti della trasformazione digitale in atto nel settore dell’ambiente costruito, DIGITAL&BIM dedica l’ultima sessione della Conferenza Internazionale ad alcuni giovani progettisti italiani che lavorano in UK e che, per la prima volta in Italia a DIGITAL&BIM, potranno condividere la propria esperienza con i colleghi italiani, in un talk su standardizzazione, progettazione parametrica, gestione delle informazioni, manutenzione delle infrastrutture e paesaggistica. A cura del gruppo Italians in Digital Transformation UK (IDTUk), l’incontro permetterà un confronto sui due Paesi, sulla digitalizzazione del settore edilizio e sulla centralità del dato per ottimizzare la produttività di ciascun attore della filiera inclusi gli studi di progettazione, imprese di costruzioni e stazioni appaltanti.
“La digitalizzazione è, innanzitutto, il sistema più adatto per relazionare e sincronizzare, il più estesamente possibile, dati numerici, strutturati, semi-strutturati e non strutturati.” – ha dichiarato Prof. Angelo Ciribini, Responsabile Scientifico di DIGITAL&BIM. “Ma c’è molto di più: grazie a strumenti come le “Piattaforme collaborative”, gli “ambienti di condivisioni dei dati”, i “gemelli digitali” tutto il processo costruttivo diventa più efficiente e più snello. Tuttavia queste tecnologie vanno inquadrate sotto ogni profilo. Da un lato queste innovazioni producono, infatti, benefici inconfutabili: grazie ai behavioural data e all’artificial e business intelligence, ad esempio, sarà possibile profilare e prevedere il carattere, il comportamento, l’intenzione dei protagonisti del comparto. Un vantaggio enorme per gli investitori e i finanziatori che hanno come esigenza prioritaria la mitigazione del rischio di insuccesso. Dall’altro un’adesione acritica alle piattaforme condivise per quelle micro e piccole imprese che caratterizzano il contesto italiano può risultare in un eccessivo condizionamento da parte delle piattaforme stesse.”
La conferenza sarà poi un’occasione per analizzare i trend della digitalizzazione, come ad esempio la creazione di nuovi spazi di interazione e interconnessione, i luoghi pubblici della smart city e della smart land. Un’evoluzione che investe sia gli spazi aperti sia gli ambienti confinati e che valorizza l’ambiente in quanto “social medium”, in cui l’accento si è spostato sempre più verso la centralità della persona e dei servizi individualizzati.
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