“La compagnia dell’indie” è il pezzo dell’estate dell’insolito duo che unisce nord e sud, musica d'autore e rap: il cantautore campano Marco Iantosca e il rapper veneto Hot Ice.
Il brano è estremamente ironico e parla dell’incontro tra un cantautore e un rapper che, pur essendo molto diversi tra loro, si riscoprono come due volti della stessa medaglia. Infatti tra citazioni e sfottò, viene descritto lo scenario del panorama musicale indipendente di oggi, che offuscato da talent, sponsorizzazioni e Spotify sembra non avere vie d'uscita per nessuno.
E’ proprio questa la “Compagnia dell’indie”. Un’irriverente fotografia, che riprende cavalli di battaglia, vecchi e nuovi, per smontare lo Star System musicale odierno, il tutto supportato da un sound fresco, dal sapore fortemente estivo.
Differenti sono le chiavi di lettura del brano, che in primis rappresenta una metafora della realtà quotidiana, dove per noi, distratti dai social e dalle paure, “non è il tempo per decidere” e spesso si vive di Playlist e stereotipi, dimenticando il senso della realtà.
L’insolita ed innovativa collaborazione artistica tra Marco Iantosca e Hot Ice nasce grazie all’incontro al “Trapani Pop Festival” del 2017, dove entrambi erano tra i 10 migliori artisti emergenti selezionati in tutta Italia. Al festival siciliano infatti, pur provenendo da mondi ed esperienze profondamente diverse, decidono di unire le forze ed espandere i propri orizzonti musicali. Sarà inizialmente “Controvento” ad ospitare Hot Ice e le sue barre, sia dal vivo che nella compilation del Trapani Pop. Successivamente il brano viene accompagnato anche da un videoclip girato a Dallas con la prestigiosa regia di Gugu E. Michaels. Dall’originalità e dalla freschezza della mescolanza tra i due generi e linguaggi musicali diversi, si sviluppa l’idea di scrivere ancora insieme e dar vita al progetto della “Compagnia dell’indie”.
Una collaborazione che non si limita a questo singolo estivo: “La compagnia dell’indie”, infatti, fa da apripista all’album “Tra social e realtà”, prossimo lavoro discografico di Marco Iantosca, in uscita a inizio 2020, in cui la collaborazione tra il cantautore irpino ed il rapper veneto Hot Ice sarà riproposta .
Ma tanti altri sono i musicisti coinvolti, attivamente e passivamente, nel singolo “La compagnia dell’indie”. Tra quelli “consapevoli” spiccano molte collaborazioni di prestigio: la batteria è suonata da Pasquale “Kandyman” Tomasetta, già batterista della rockband Malaparte, che con la sua esperienza è stato il perno di tutta la produzione; al basso, chitarre elettriche, tastiere ed arrangiamenti c’è Simone Vignola, cantautore e polistrumentista che recentemente ha impressionato anche a The Voice, nonché tra i migliori bassisti emergenti del panorama nazionale; ricordiamo inoltre che il singolo è stato registrato al “Sound Design” da Marco Ruggiero, che ha curato anche le tastiere, il missaggio e gli arrangiamenti, mentre il master è di Roberto Romano; ha collaborato anche Mario Barbati, autore ed arrangiatore che è stato di supporto in studio per tutta la durata delle registrazioni; infine lo stesso Marco Iantosca che, oltre ad essere autore e arrangiatore del brano, ha suonato anche le chitarre elettriche e quelle acustiche.
Gli artisti che invece sono stati coinvolti passivamente, sono tutti citati nel testo della “Compagnia dell’indie”, come ad esempio: Thegiornalisti, Maria De Filippi, Elio e le storie tese, Cor Veleno, Ligabue con la sua “Vivo o morto o X”, Fabrizio De Andrè, Roberto Vecchioni, Coez e tante altre citazioni più o meno famose.
Il video è stato girato vicino Rieti, sullo scenario unico del lago del Salto. La regia è di Marko Carbone, romano classe 1990, che ha studiato presso l’Istituto “Roberto Rossellini” di Roma, e alla “New York Film Academy- Film&Acting School New York”. Dopo varie esperienze in spot, cortometraggi e videoclip musicali, il regista ha lavorato per la Rai durante il concerto di Andrea Bocelli all’ “Arena” di Verona e in diversi altri spettacoli. Una produzione che ha visto la partecipazione di alcuni collaboratori come: Filippo Iovine, responsabile sviluppo web; Amerigo Falso, attore in "The light side of the Moon"; il rapper Fever, in uscita con il suo primo disco.
In attesa di cantare e ballare, conosciamo i due autori de “La compagnia dell’indie”.
Marco Iantosca è un cantautore campano, precisamente irpino, classe ’82 che ama miscelare in un sound nostalgico e caratteristico influenze musicali diverse. Il suo primo progetto discografico “Nascosto dentro me”, “Trb Rec” del 2016, è un lavoro sviluppato attraverso linguaggi e dinamiche che variano dal pop/rock all’acustico e alla psichedelia. Un lavoro frutto di una ricerca sonora arricchita dall’esperienza live anche all’estero e in particolare in Venezuela e negli Stati Uniti. Nel febbraio 2018 viene distribuito il nuovo singolo dal titolo “Controvento” all’interno della compilation “Trapani Pop Festival”, che raccoglie i pezzi dei dieci artisti emergenti selezionati da tutta Italia. “Controvento” è anche il terzo videoclip ufficiale girato a Dallas, con la prima collaborazione e partecipazione del rapper Hot Ice, per la regia di Gugu E. Michaels. Sempre per Gugu Michaels, Marco Iantosca è a lavoro per la realizzazione della colonna sonora del film “The Marine Spirit”, che prossimamente sarà proiettato nelle sale americane.
Hot Ice, al secolo Giacomo Visintin, è un giovane rapper veneto membro della crew hip hop "Brain Smokerz". Classe 1991, Hot Ice ha maturato già un curriculum di tutto rispetto. E’ autore del brano “Diversamente giovani” inserito all’interno della colonna sonora curata da Giovanni Errera per il film “Niente di serio” con Claudia Cardinale, Gianmarco Tognazzi, Nunzia Schiano, proiettato al Festival di Cannes 2018. Nella sua carriera ha già condiviso il palco e aperto i concerti di artisti del calibro di Tormento, Rayden, Achille Lauro, Kiave, Inoki, Ensi, Lord Madness, Murubutu.
Il rapper veneto vanta anche collaborazioni con Rayden, Raige, Mastafive in “Cuore Amore Determinazione” e con i Jalisse, vincitori del Festival di Sanremo nel 1997, nel brano “4 Marzo”.