Basta uno sguardo per capire la sua musica, per capirne l’urgenza creativa, per percepirne la profonda vibrazione.
Dopo un primo disco che vede la collaborazione di Henry Padovani dei Police, la strada è una, imprescindibile. Oggi questa venere iconica riporta in auge la black music più viscerale e dà il via all’estate con un primo singolo, title track dell’EP Essensuality – che sarà disponibile dal 12 luglio per M.B.C.Musica/Pirames International .
Così spirituale, così black, così vera. Il suo primo singolo non poteva che essere Essensuality che, oltre a dare il nome al progetto, fonde due concetti chiave per l’artista, Essenza e Sensualità. “Il perfetto connubio tra la nostra essenza e la nostra sensualità dal momento in cui ci amiamo e ci accettiamo così come siamo, con tutte le nostre imperfezioni e la nostra unicità”.
Pura magia, viva sensualità, Essensuality si avvale della produzione di Marco Olivi (Ghemon, Ex-Otago, Calibro 35, Mario Biondi, di Tommaso Colliva (co-producer e co-autore) e di Giovanni Versari (fonico di mastering), entrambi Grammy Awards, rispettivamente per produzione e per mastering dell’album Drones dei Muse.
Last but not least, coautore e arrangiatore dei brani, insieme a Vanessa, è Raffaele "Rabbo" Scogna che ha collaborato, tra gli altri, con Nic Cester, Ghemon.
Per la regia di Andrea Cocchi, il videoclip di Essensuality è incentrato sulla bellezza inclusiva, la bellezza delle diversità come uguaglianza nella sua purezza basica e, appunto, essenziale. Con un gioco di maschere, sagome e alternanza di colori, sguardi e fisicità, le immagini ricche di volti singolari del videoclip scorrono armoniche, coadiuvate dalla presenza magnetica di Vanessa che funge da energico collante a tutta la narrazione. Così, il videoclip esalta in modo esponenziale il neologismo dell’artista, in cui essenza e sensualità si fondono per dare voce alle donne con una bellezza al di fuori dei canoni, in cui le imperfezioni diventano valore aggiunto, diventano effettivamente la vera bellezza da amare e da accogliere.
BIO
Originaria del Suriname e una giovinezza spesa ad Amsterdam, Vanessa Jay Mulder vive da sempre respirando e divorando musica.
Giovanissima è già corista per la band olandese The Time Bandits. La musica black fa parte della sua formazione e con essa anche la cultura hip hop e il rap.
Vanessa sperimenta la sua vocalità in diversi generi (rnb, soul, acid jazz), prendendo ispirazione da artiste quali Nina Simone, Sara Vaughan, Billie Holiday, Ella Fitzgerald. Decide di trasferirsi a Roma per intraprendere finalmente una sua propria strada musicale. Arrivano i primi tour da corista con Raf e Zucchero e dopo anni di featuring, dà alla luce un suo progetto da solista e nella Capitale realizza l’album The Butterfly Experience, da cui sono stati tratti i singoli Back down e Magic Love (etichetta Molto Records). La produzione e la direzione musicale sono affidate a Fabio Frombolini, coautore con Vanessa, a cui ha collaborato in qualità di coautore e batterista anche Stefano Costantini. Importante la presenza nel progetto di Henry Padovani, fondatore e primo chitarrista dei Police, che ha scritto un brano per l’album.
Decide di lavorare al suo secondo lavoro discografico, avvalendosi di uno dei producer più accreditati della scena europea: il vincitore del Grammy Award, Tommaso Colliva, che è coautore e coproduttore del singolo Essensuality e che firma anche altri brani dell’EP omonimo.