Il fascino e la raffinata sensualità del Mediterraneo, per abiti classicamente etnici, che sposano la tradizione magrebina del ricamo, con quella italiana del pizzo. È ispirata al Marocco la sfilata finale della diciottesima edizione di “Moda all’Ombra del Vesuvio”, il concorso sartoriale riservato ad allievi e diplomati delle scuole di moda, ideato da Annabella Esposito, Presidente dell’Associazione Piazza di Spagna, che si è svolta venerdì 24 maggio negli spazi d’avanguardia del MAV-Museo Archeologico di Ercolano, condotta da Paola Mercurio e Gianni De Somma. Uno spettacolo di caftani haute couture, morbidamente avvolgenti, verde smeraldo, rosso fuoco o porpora e oro, in seta chiffon, velluto, o con inserti tecnologici luminescenti, coordinati di accessori e gioielli frutto di un’attenta ricerca da parte dei giovani stilisti che hanno saputo interpretare il tema assegnato arricchendolo dei molteplici intrecci culturali che si rincorrono fra le diverse sponde del Mare Nostrum, Nord Africa e Sud Italia; ma anche Napoli e Sicilia, dal momento che l’edizione 2019 ha ospitato anche l’IPS “Salvo D’Acquisto” di Bagheria (Palermo).
Un evento pensato per i giovani, che mette in palio stage e tirocini formativi presso prestigiosi ateliers. «Sento forte la responsabilità nei confronti dei ragazzi: tanti stilisti emergenti hanno partecipato al concorso, riuscendo poi ad inserirsi nel mondo del lavoro e creare un proprio marchio. Si tratta di una lunga semina, ma i loro successi sono la mia fioritura» spiega Annabella Esposito che è salita in passerella accompagnata dai ragazzi della Scuola Secondaria di 1°grado Cirino di Mugnano con i quali sta svolgendo un percorso di orientamento professionale. È per l’attenzione alle nuove generazioni che, la Confartigianato Imprese Napoli – in collaborazione con ANCoS Napoli e i movimenti Giovani Imprenditori e Donne Impresa – ha deciso di sostenere la competizione. «È l’evento più importante dell’anno e rappresenta per noi anche un momento di riflessione e di confronto – dice il Presidente Enrico Inferrera – Il mondo associativo sta rapidamente cambiando e, se vogliamo rispondere alle nuove esigenze che si presentano, dobbiamo cambiare approccio diventando un punto di riferimento per le imprese, le famiglie e, soprattutto, per i giovani dando loro motivazioni e strumenti per restare e scommettere sul loro territorio». Con questa visione il Presidente Inferrera ha deciso di istituire in seno alla kermesse, il “Premio Ulisse per Arte e Ingegno”, un riconoscimento per gli imprenditori in grado di incidere nel contesto circostante, attraverso il proprio lavoro, giunto alla terza edizione. Sono sette i premiati di quest’anno e incarnano appieno la varietà associativa nel Terzo millennio: si tratta, infatti, di Marcella e Oreste Mantovani, fratelli fondatori della gelateria artigianale “Gelatosità”, Francesco, Fabrizio e Alessandro Orefice grossisti di pneumatici con il marchio “Pneus ODP”, Roberto Natale, titolare della “Natale Pelli”, Antonio Filippone, fondatore della società di servizi informatici “Gecotech”, Alessandro Migliaccio, Direttore e fondatore del freepress “Quotidiano Napoli”, dei coniugi Saturno Somma e Mickol Luise, proprietari del “Pastificio Somma” di Gragnano e Tommaso De Gennaro che, insieme con i fratelli Emanuele e Mario, manda avanti l’omonimo caseificio di Vico Equense. L’iniziativa si avvale del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Ercolano e del contributo di Centrale Garanzia Fidi e di Artigiancassa Gruppo BNP Paribas da sempre accanto alle piccole e medie imprese che anno dopo anno, rinnova il proprio sostegno all’iniziativa, come afferma il Presidente Nazionale Francesco Simone: «abbiamo visto questa manifestazione crescere nel tempo. La nostra presenza è un attestato di stima dei confronti di Confartigianato Napoli e dei tanti imprenditori creativi, innovatiti e seri della Campania che sosteniamo nell’accesso a credito, anche nei momenti più difficili».
Due gli ex-aequo votati dalla giuria composta dagli stilisti Cira Borrelli, Vincenzo Casapulla, Giovanna Duraccio, Annarita Ascione, Anna Guarda, Stefania Magliacano, Giuseppe Miranda, Giusy Sorrentino, Ferdinando Borrelli e Luigi Di Domenico, consigliere nazionale dell’Accademia Nazionale dei Sartori e da Enrico Inferrera Presidente di Confartigianato Imprese Napoli, Leonardo Lasala Vicepresidente di Confartigianato Napoli e titolare dell’agenzia di viaggi Erima Flying, Manrico Martella, Direttore di Produzione alla Valentino Haute Couture, Eugenio Gervasio, fondatore e amministratore della Wine Art Museum di Portici e Carmine Froncillo, architetto.
Si aggiudicano, infatti, il premio “Migliore Scuola” l’IPIA “Levi- Enriques” di Portici e la “SPM Bassolino Accademia di Moda e Designer” di Casoria e “Giovane Talento della Moda” a Filomena Ardolino e Filomena Erba, entrambe studentesse dell’ ISIS “Caravaggio” di San Gennaro Vesuviano e vincitrici dello stage “Un giorno in sartoria” presso l’Atelier Sorelle Duraccio. Tirocini formativi presso le maisons Giovanna Panico, Pinù Couture e Vincenzo Casapulla rispettivamente per Principia Madonna dell’IS “F.Degni” di Torre del Greco, Annalisa Felice dell’IIS “E.Ferrari” di Castellammare di Stabia con un abito futuristico, bordato di LED luminosi e Rita Dell’Aversano della “SPM Bassolino” con una capo ispirato a Napoli.
Concorrente nella categoria Diplomati Rosaria Paribello, 21 anni originaria di Afragola, diplomata al Liceo Artistico di Acerra e specializzanda in Design Industriale che ha mostrato il suo caftano nuziale: «quando ho iniziato gli studi, mi piaceva l’arte in generale, la passione per la sartoria è nata un po’ alla volta, osservando mia nonna. Ora so che è la mia strada. Ho partecipato la prima volta due anni fa e sono voluta tornare per mettermi alla prova. Ero molto in ansia, perché stavolta non c’era nessuno ad aiutarmi, ho dovuto fare tutto da sola, ma se si vuole ottenere qualcosa nella vita, è così che si deve fare».
Accanto alle scuole, hanno mostrato le proprie creazioni anche le case di moda Maridà e Teresa Spada Creation di Napoli, la Pellicceria De Gaetano Furs e l’Ara Moda di Annarita Ascione di Ercolano, la Ninì Couture di Nunzia Di Bernardo di Calvizzano e le Camiceria Piemonte di S. Anastasia e Pomigliano D’Arco. Trucco e parrucco a cura della Scuola Assofram con sedi a Napoli e Casoria, mentre l’artista Simona Giglio ha intrattenuto il pubblico la sua sperimentazione di introspezione interiore, basata sullo “scarabocchio” introspettivo. Al termine, torta e candeline per festeggiare la maggiore età di una rassegna diventata ormai di rilievo nazionale.
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