Dal 29 Marzo nelle radio italiane "Guardandosi allo specchio", il brano che segna il ritorno del cantautore campano Di Vicino (all’anagrafe Gennaro Di Vicino), singolo estratto dal terzo album "Dopo un periodo di assenza", disco disponibile da Aprile 2019 in tutti i digital store, nel quale l’artista spazia dal pop al rock, dal jazz all’elettronica, da atmosfere reggae/rap al cantautorato puro e dove i testi raccontano storie di vita quotidiana, spesso condite con una punta di ironia ed irriverenza.
Non senza sarcasmo ed ironia il brano prova a raccontare l’esperienza del proprio bilancio personale fatto davanti alla propria immagine riflessa, alla soglia di quella che viene definita mezza età e che altro non è che la piena maturità di un uomo. Nel brano vengono elencati i tre principali fattori che condizionano, influenzano, vincolano e limitano un uomo nella possibilità di realizzare i propri desideri: il destino, l'attesa di un evento che cambi in meglio la propria esistenza (preferito consciamente o inconsciamente al coraggio di cambiare effettivamente il corso delle cose) e il subentrare di nuovi obiettivi che inducono a intraprendere nuovi percorsi. Tra i tre principali fattori, il testo però pone maggior enfasi nella descrizione del secondo, sottolineando (con ironia, sarcasmo e provocazione) che talvolta si resta immobili ad attendere un evento che migliori le cose piuttosto che impegnarsi con le proprie forze a dare una sterzata alla propria esistenza.
Biografia
Gennaro Di Vicino, in arte Di Vicino, nasce a Napoli il 15 Agosto 1970.
Sperimenta già le prime (acerbe) composizioni durante l’infanzia, vissuta interamente nella provincia napoletana. Ma è l’aria pregna di arte della sua città natale, nella quale si trasferisce alla soglia della sua adolescenza, ad avvicinarlo prepotentemente alla propria musica.
La sua giovinezza lo vede impegnato come frontman di alcune band locali e, successivamente, come autore di testi intimisti e talvolta malinconici, aspetti che caratterizzano la sua musica fino all’età in cui registra, tra il 1999 e il 2000, il suo primo lavoro discografico “Il pagliaccio”, che sarà però pubblicato nel 2005.
Ed è proprio nel periodo in cui pubblica il suo primo disco, Di Vicino sperimenta un nuovo periodo artistico che culmina, nel 2010, con la pubblicazione del secondo lavoro discografico “Vite parallele”, nel quale emerge prepotente un netto cambio di stile, sia nei testi che nella musicalità dei brani.
La trasformazione artistica è sicuramente frutto di una crescita artistica abbinata all’esperienze derivanti dai trasferimenti che si susseguono (prima a Milano, nel 1998, poi a Siracusa, nel 2001). Ed è proprio nella città siciliana che Di Vicino entra in contatto con i musicisti (Arancia Sonora su tutti) che curano per lui il secondo lavoro discografico.
In questo periodo Di Vicino si accosta anche all’arte del cinema, appassionandosi alla professione del videomaker che lo porterà a curare le riprese ed il montaggio di videoclip, e non solo quelli relativi ai propri brani.
Rientrato definitivamente a Milano prima della pubblicazione del secondo album, Di Vicino vive un lungo periodo di meditazione, durato circa 9 anni, che sfocia nella pubblicazione del terzo cd, intitolato guarda caso "Dopo un periodo di assenza"; ma a differenza di quanto fatto nei due dischi precedenti, Di Vicino stavolta non si limita solo a scrivere i testi e le musiche di tutte le tracce, ma cura anche gli arrangiamenti, con la valida collaborazione di Danilo Bajocchi.