La giurista Silvia Foti, che lavora presso lo studio legale guidato da Andrea Mascetti, spiega le novità del Decreto Sicurezza tramutato in legge nel dicembre 2018 sull'allargamento delle aree di applicazione del cosiddetto "Daspo urbano".
Lo studio di Andrea Mascetti riferisce sugli aggiornamenti in tema di pubblica sicurezza e decoro
Il legale Silvia Foti, che lavora presso lo studio fondato da Andrea Mascetti, ha scritto in merito alle novità introdotte dal Decreto Salvini convertito in legge il 1° dicembre 2018. Il Daspo urbano, accolto per la prima volta nella legislazione italiana con il Decreto Minniti del 18 aprile 2017 con l'obiettivo di salvaguardare il decoro di determinate aree cittadine e contrastare la trascuratezza degli ambienti, è soggetto nel Decreto Salvini a un ampiamento del raggio di azione a favore di ulteriori obiettivi sensibili quali i presidi sanitari o le aree preposte a ospitare fiere, mercati e pubblici spettacoli, con l'opzione che ne deriva da parte del questore di attuare l'ordine di allontanamento verso quegli individui responsabili di situazioni in inaccessibilità ai luoghi individuati. Con le premesse di cui sopra, la giurista dello studio legale di Andrea Mascetti porta all'attenzione generale come, in particolare per quello che concerne la parte del Decreto relativa alle sanzioni, oltre all'imposizione di una pena amministrativa monetaria rientra ora nella potestà ll'implementazione di un ordine di allontanamento in vigore per 48 ore dall'accertamento dell'illecito a discrezione del sindaco.
Gli altri attributi del decreto: l'analisi della giurista dello studio di Andrea Mascetti
Sempre la dottoressa Foti dello studio legale guidato da Andrea Mascetti prosegue indicando nello specifico come si concretizzano le nuove disposizioni del Decreto Salvini del dicembre 2018, che allargano gli ambiti di applicazione del Daspo urbano. Infatti, ove vi sia un ripetersi delle situazioni di illecito precedentemente analizzate da parte dei medesimi soggetti è prevista una azione del questore che può decidere, in caso intraveda rischi per la sicurezza, in favore di un'interdizione ad accedere ad uno o più luoghi di interesse per un tempo non maggiore di un anno. Oltre a ciò, con lo scopo di irrobustire il sistema delle sanzioni, sono state accolte nell'ordinamento due nuove tipologie di contravvenzioni per combattere e punire le violazioni alle proibizioni di accesso decretate dal questore ai sensi dei commi 2 e 3 dell'art. 10 del Decreto Sicurezza Minniti del 18 aprile 2017. L'avvocato dello studio di Andrea Mascetti scrive che conseguentemente a ciò, nello specifico, il venir meno al veto di cui all'articolo 10 comma 2 del Decreto Minniti viene ora sanzionato con la detenzione da sei a dodici mesi, mentre quello di cui al comma 3 è punito con il fermo in stato di arresto da 12 a 24 mesi.
Fonte notizia
andreamascetti.wordpress.com