Carlo Malinconico è un professore universitario e avvocato attivo da oltre otto lustri in differenti branche del diritto e che ha maturato solide esperienze ai più alti livelli della Repubblica.
Carlo Malinconico e i primi decenni di carriera legale all'interno delle istituzioni
Carlo Malinconico nasce a Roma ma trascorre gran parte della fanciullezza a Trieste, dove frequenta tutte le scuole fino al Liceo Classico. Trasferitosi a Milano, studia presso la locale Università degli Studi, dove si laurea in giurisprudenza, discutendo una tesi in Diritto Penale sulla responsabilità del direttore di periodico per i reati commessi con il mezzo della stampa. Una volta completato il percorso accademico, nel 1976 supera l'esame di Stato per l'accesso alla professione forense presso la Corte d'Appello del capoluogo lombardo. Negli stessi anni supera il concorso nell'Avvocatura dello Stato e in Magistratura ed anche il concorso europeo per una riserva di giuristi della Commissione europea. Rimane, però, avvocato dello Stato per nove anni, patrocinando in processi civili, amministrativi e penali per conto dello Stato e della regione Lombardia. Ricopre quest'ultima posizione fino a che, a seguito di concorso pubblico, è nominato Consigliere di Stato con decorrenza dal 31 dicembre 1983 e, quindi, tra i più giovani in assoluto. Rivestirà per quasi due decadi tale qualifica, passando poi nel 2002 alla docenza accademica. Negli anni che intercorrono tra il 1986 e il 1990, Carlo Malinconico assume compiti di staff in vari Ministeri, quale Consigliere Giuridico e Capo dell'ufficio legislativo: dal luglio del 1990 è Capo Ufficio Legislativo del Ministero delle Partecipazioni Statali, fino alla sua soppressione con referendum abrogativo nel 1992; segue, in tale veste, le controversie con Sir Leon Britain in materia di aiuti di Stato alle società pubbliche italiane. Nel 1992 assume anche il ruolo di Consigliere Giuridico dell'Antitrust, da poco costituita. Nel 2002, lasciato il Consiglio di Stato per l'insegnamento universitario, mette le sue competenze al servizio della recentemente istituita dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, divenendone il primo direttore generale.
Carlo Malinconico e i più recenti sviluppi tra politica, cariche istituzionali e attività professionale
Per quanto riguarda le sue esperienze in campo istituzionale, Carlo Malinconico è a capo del Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'ufficio che coordina l'attività normativa di tutto il governo e interloquisce direttamente con i servizi della Presidenza della Repubblica, tra il 1996 e il 2001. Successivamente, negli anni del secondo mandato di governo conferito a Romano Prodi, tra il 17 maggio 2006 e il 7 maggio 2008, è Segretario Generale del Premier. Nell'esecutivo guidato dal Mario Monti, dal 29 novembre 2011 al 10 gennaio 2012, assurge alla carica politica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe all'Editoria, agli Affari Regionali e al Coordinamento Amministrativo. Nel frattempo, lasciato nel 2002 il Consiglio di Stato per l'insegnamento universitario, insegna, in via successiva, diritto dell'Unione europea nelle Università degli studi di Udine e di Roma Tor vergata. Il 21 marzo 2005 e insignito dal Presidente della Repubblica Ciampi dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2003 fonda lo Studio Legale che ne prende il nome e che si specializza nei settori del Diritto Amministrativo e dell'Unione Europea e in generale nel diritto pubblico dell'economia, curando le materie del Penale Amministrativo, e, nel campo civile, dei Contratti e dei Danni. Patrocina davanti al Consiglio di Stato, alla Corte di Cassazione, alla Corte costituzionale, alla Corte di giustizia dell'Unione Europea, alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ai Tribunali amministrativi regionali, alla Corte dei Conti. In oltre quattro decenni di attività ai massimi livelli delle istituzioni e della professione legale, Carlo Malinconico ha consolidato indiscutibili competenze nel diritto amministrativo, nel diritto pubblico dell'economia, dell'Unione europea, degli appalti pubblici e dell'ambiente. In tutte le aree sopra citate è stato attivo sia a livello lavorativo e consulenziale sia a livello di insegnamento, in quest'ultimo caso avvalendosi anche di una proficua produzione di carattere scientifico e di numerosi interventi a margine di conferenze e workshop. Per ben due anni, per la precisione nel 2016 e nel 2018, ha vinto l'ambito premio Le Fonti quale "avvocato dell'anno in diritto amministrativo".
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