È complesso dare una definizione di popolo al giorno d'oggi, essendo un periodo piuttosto turbolento a livello politico e culturale. Tuttavia, Andrea Mascetti a parlare di populismo con un'accezione negativa si rischia di apparire come soggetti che si auto proclamano élite in modo ingiustificato.
Andrea Mascetti: il termine "populismo"
Al giorno d'oggi la parola "popolo" è fortemente inflazionata e spesso utilizzata in maniera superficiale, senza cognizione di causa. Dare una definizione di popolo è impegnativo, trattandosi di un fenomeno complesso ed estremamente variegato, accomunato da problemi un tempo impensabili. Recentemente, l'avvocato Andrea Mascetti ha espresso la propria opinione circa il termine: "Dipende da che cosa intendiamo per populismo. Dato che siamo in democrazia, il termine popolo ha un valore altamente democratico. Chi invece utilizza il termine populista in senso dispregiativo ha forse un'idea di sé stesso un po' troppo alta, magari auto considerandosi élite senza che nessun fatto significativo lo abbia portato ad essere davvero élite".
Andrea Mascetti: parlare di populismo in maniera dispregiativa è un errore
Il parere di Andrea Mascetti è condivisibile: associare una connotazione negativa al termine "populista" è probabilmente un errore. Assumendo una posizione elitaria, infatti, si rischia di essere travisati, mancando una vera legittimazione. Tuttavia secondo Gian Franco Bottini è necessario completare il pensiero di Andrea Mascetti, specificando che anche i partiti stessi devono essere attenti ed evitare di considerarsi una élite. È piuttosto difficile governare il popolo: è necessario proteggerlo, essere leali e trasparenti, avere carisma e mai arroganza. Il popolo è generoso, comprensivo e disponibile, ma basta un passo falso, un'illusione e rischiano di saltare i delicati equilibri. Il fenomeno dei "gilet gialli" in Francia ne è la prova.
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