Cantautore, arrangiatore, compositore e musicista. Tutto questo è Germano Bonaveri, classe 1968, artista bolognese colto e raffinato e qualcuno direbbe dallo spirito un pò anarchico.
Il 30 Novembre è uscito il nuovo singolo inedito dal titolo “Patty”, prodotto da Maurizio Biancani per Fonoprint Bologna. Un brano dal testo intimo, un viaggio immaginario, cominciato sui binari di una ferrovia, che ci porta via dall’indifferenza e dal rancore senza una ragione, in un altrove oltre la linea dell’orizzonte,in un paese di fantasia....dove ognuno conosce una poesia!
Artista noto per il suo linguaggio ricercato e poetico, Bonaveri rimane lontano dai meccanismi del successo effimero e delle mode del momento. Fin da giovane segue e si ispira ai grandi cantautori italiani e stranieri, facendo i primi passi come autore e compositore. Attraverso la musica ed i testi, ci racconta la sua natura più intima, di uomo impegnato spesso a denunciare aspetti ed argomenti della società odierna, così profondamente intrisa dal consumismo e dal profitto.
Nei suoi testi trovano spazio argomenti come la lotta alle ingiustizie sociali e politiche, i diritti umani, il progressivo impoverimento del linguaggio umano di oggi, la difesa del pianeta.
Il suo stile si combina perfettamente con la passione per gli studi letterari e filosofici; per questo motivo viene paragonato a celebri cantautori quali De Andrè e De Gregori come a tratti la sua voce sembra simile a quella di autori come Eugenio Finardi o Ivano Fossati.
Nella sua città Bologna, trova terreno fertile per esprimere tutte le sue potenzialità, e insieme a Luigi Bruno fonda il gruppo Resto Mancha, che lo porta nel 2005 alla realizzazione del primo album “Scivola via”. Nello stesso periodo Bonaveri realizza il progetto Quello che non ho - Tributo a Faber, uno spettacolo dedicato al cantautore Fabrizio De Andrè.
La collaborazione con Beppe Quirici si concretizza con l’album “Magnifico”, che lo porterà tra i finalisti del Premio Tenco 2007 e all'esibizione sul palco dell’Ariston affiancato dallo stesso Quirici e da Armando Corsi. Nello stesso anno partecipa al primo V-Day organizzato dal Movimento 5 Stelle in Piazza Maggiore a Bologna.
La sua carriera artistica prosegue parallelamente a progetti di respiro più sociale, partecipa a manifestazioni nazionali per il lavoro e si impegna contro l’abbrutimento del linguaggio oggi sempre più evidente.
Tra questi segnaliamo Otra voz canta, progetto che porta all’attenzione del pubblico canti di libertà e resistenza di diverse nazioni, con il nobile scopo di tenere viva la memoria storica di tutte le persone che in ogni angolo del mondo hanno lottato contro regimi totalitari e dittature.
Un altro progetto interessante, del quale Germano si fa promotore insieme ad altri artisti, è quello di Musica Libera, che vuole coinvolgere in primis le Amministrazioni Pubbliche proponendo “concerti live” dove il pubblico sostiene il progetto stesso attraverso una libera offerta. Una doppia valenza sia civica che culturale dunque, dove le persone diventano parte attiva nel sostenere il progetto, testimoniando grazie all’offerta il gradimento degli artisti stessi e i Comuni a loro volta danno un segno tangibile di attenzione verso il cittadino incentivando l’offerta culturale che la musica porta con sé.
Ultimo ma certo non meno importante è il progetto “Euterpe, concerti di poesia” nato nel 2013 un’idea che porta la poesia nei teatri italiani, accompagnata da musiche ed atmosfere capaci di aumentarne la percezione di senso. Euterpe è un progetto aperto, un work in progress che si evolve ogni volta in cui viene richiesta la rappresentazione in scena di altre poesie o altre prose che si ritengono affini.
Instancabile, lo ritroviamo nel 2014 produrre un nuovo album “La staffetta”, lavoro che testimonia ancora una volta il suo impegno verso tematiche profonde come la lotta per la libertà di chi ha vissuto la guerra, o personaggi di spicco che hanno lottato per la democrazia e l’affermazione dei diritti umani. L’ultima fatica nel 2018 è “Reloaded” album quasi un “best of” di 18 canzoni rivisitate, praticamente il suo percorso di vita e di musica, un bilancio dei suoi 50 anni in gran parte vissuti per amore di questa passione e di ciò che essa sa trasmettere come arte.
Si racconta sempre Germano. E lo fa ancora una volta a teatro, realizzando un progetto personale già in mente da tempo. A Bologna, dal 2 Novembre va in scena con lo spettacolo “Il Cretino”, per la regia di Daniele Sala, la direzione artistica di Maurizio Biancani, e l’accompagnamento musicale di Pietro Posani. Un monologo a tu per tu con il pubblico dove senza filtri né censure racconta la sua vita, i suoi percorsi cercando spunti e interazione con il pubblico.
Bonaveri dunque è un artista completo, capace di coinvolgerci in tutto il suo mondo e con il nuovo singolo “Patty” ci regalerà sicuramente un’altra “poesia” in musica.