Roma, 10 settembre 2018 – Sono 36 i ritratti di alcuni dei più grandi artisti musicali di sempre, che mettono in luce la vita in chiaro scuro di alcuni dei volti più noti della musica. Scritti nel silenzio della notte dal musicista e scrittore Carlo Zannetti e raccolti nel libro “Il Tormento del talento” (Sovera Edizioni – Roma), ci sono ritratti di artisti divenuti volti amici di una vita, che hanno aiutato il musicista Zannetti nella sua vita fatta di sogni e di solitudine.
C’é George Harrison e sua madre. “Una vera madre che riesce a comprendere prima degli altri quali siano le vere attitudini del proprio figlio quasi sempre lascia un impronta indelebile nella sua vita. In questo pazzo mondo a volte capita che qualcuno di noi, con una piccola azione o anche con una sola parola, riesca ad attivare nel prossimo un insieme di meccanismi in grado di liberare una inarrestabile motivazione nell’inseguire un sogno o una passione”. George Harrison quel taciturno ragazzino con la chitarra come amava definirlo John Lennon.
C’é Sinèad O’ Connor, alla quale é dedicato l’intero libro, una donna definita meravigliosa da Zannetti, che intitola il racconto “Sinèad, occhi di cerbiatto, O’ Connor” e conclude con un sogno : “Se solo avessi avuto la fortuna di camminare insieme a lei alla fine di quel video clip di Nothing Compares to You nell’incantato parco di Saint – Cloud vicino a Parigi, avrei deciso in un solo secondo di dedicare tutta la mia vita a lei. Credo che Sinéad O’ Connor sia stata una delle donne più incredibili della storia della musica rock e pop, penso che l’avrei chiamata proprio occhi di cerbiatto e che avrei accettato tutte le sue più fantasiose marachelle, accompagnandole con un sorriso pieno d’amore”.
Si rincorrono i grandi artisti che hanno riempito ogni angolo della vita di un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica ed alla scrittura. E brilla così nella sua mente anche la grande Janis Joplin, la piccola dolce ragazza blu. Ed anche qui un sogno: “In certi momenti vorrei tanto averla di fronte a me. Probabilmente non riuscirei a farle tante domande, ma sarei in grado di accontentarmi di guardare i suoi occhi per cercare quella meravigliosa bellezza interiore che sicuramente regnava nel suo corpo. Quella bellezza nascosta che mi fa impazzire e che purtroppo viene spesso ignorata o peggio ancora considerata inutile. Vorrei tanto anche darle un bacio sulla fronte, quasi per raggiungere la sua mente”.
“Corre la vita, passano gli anni e così pian piano diventiamo quello che avremmo dovuto essere qualche anno fa”, scrive ancora Zannetti, che emoziona con la sua carrellata di musicisti che lo hanno fatto impazzire.
E di artisti italiani? Ce ne sono due, Patty Pravo e Mia Martini: “Solo loro riescono a farmi venire la pelle d’oca”, dice Zannetti.
E così scorrono veloci le pagine, e tra i tanti lussi ed i tanti problemi che hanno afflitto le grandi star della musica si scoprono ricorrenti alcuni denominatori comuni: la sensibilità, i problemi in famiglia e l’instabilità sentimentale.
Ed ecco che il successo diviene così un tormento, spesso un caro prezzo da pagare per avere un talento.