Riuscite a immaginarvi un grattacielo completamente in legno? Sembra un’utopia, eppure presto sarà realtà. Sorgerà, infatti, a Brumunddal, cittadina in Norvegia distante circa 100 km da Oslo, il più alto edificio al mondo costruito interamente in legno. L’inaugurazione ufficiale è prevista per marzo 2019, ad opera completa l’edificio avrà 18 piani per un’altezza totale di 85,4 metri.
La Mj sa Tower, che prende il nome dal lago che si trova poco distante, supererà la torre “Treet” di 49 metri che sorge a Bergen e detiene al momento il primato d’altezza. L’aggiunta finale di una pergola, inoltre, permetterà alla Mj sa Tower di superare l’Hoho di Vienna, edificio di 84 metri in distruzione ma non interamente in legno.
Sembra un controsenso, ma il legno non è solamente una scelta ecologica per ridurre le emissioni. Si tratta, infatti, di un materiale resistente agli incendi, come garantiscono i costruttori: le strutture portanti in acciaio garantiscono un’ammortizzazione con il calore, mentre le travi in legno si carbonizzerebbero solo superficialmente. Anche in caso di terremoti, come hanno dimostrato diversi studi, le strutture in legno sono più resistenti alle oscillazioni del suolo senza cedere come le strutture in cemento o muratura. In ultimo, il legno è un ottimo termoregolatore, perciò assorbe l’umidità e garantisce una perfetta climatizzazione degli ambienti. D’estate mantiene una temperatura fresca all’interno, d’inverno non lascia uscire il calore emanato dagli impianti di riscaldamento.
Se state pensando, da buoni ambientalisti, a quanti alberi sono stati tagliati per questo edificio, la risposta è: neanche uno. Il legno, infatti, è stato scelto da piantagioni soggette a vincoli fsc. Il marchio FSC (Forest Stewardship Council) identifica un protocollo internazionale siglato nel 1993 di rispetto di rigorosi standard ambientali per cui, ad ogni albero tagliato, è previsto che ne venga subito piantato un altro. Questo permette, lasciando alla foresta il tempo di rigenerarsi, di evitare il rischio di disboscamento che sta affliggendo aree sempre più vaste del nostro pianeta.
La maggior consapevolezza dei problemi ambientali, ormai visibili e sotto gli occhi di tutti, stanno portando il settore dell’edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi del 2007 soprattutto in Italia, a cambiare verso nuove frontiere. L’edilizia green, in particolare, risulta tra gli ambiti di applicazione dove vengono fatti più investimenti e da cui provengono le maggior richieste da parte dei committenti. Ovviamente, di pari passo, vanno gli imprenditori edili che parlano di “green building”, ma solo i migliori posso esibire certificazioni ufficiali a prova di ciò (come la falegnameria Verona “Venturini”).