Un protocollo di sicurezza utile a fornire maggiori garanzie ai visitatori che navigano su un sito; questo è di base il protocollo https, termine che parte dal più noto http il cui significato è Hyper Text Transfer Protocol per aggiungere la ‘s’di security. E la differenza è tutta qui.
Si tratta del medesimo protocollo che si usa per il trasferimento delle pagine web in rete durante la navigazione con i browser più comuni (Internet Explorer, Firefox, Safari, Chorme ecc..): solo che con l’http ogni comunicazione viene eseguita in chiaro, quindi senza alcuna sicurezza; mentre con l’https le garanzie sono maggiori.
Non a caso si utilizza l’https soprattutto per siti e portali che richiedano elevati standard di sicurezza, quindi in presenza di transazioni elettroniche, acquisti online, lettura di messaggi di posta elettronica. Questo perché l’http garantisce un alto livello di riservatezza ed una garanzia di integrità, motivo per il quale si tende a integrarlo al tradizionale protocollo di trasferimento ipertestuale http.
La notizia che da tempo circola tra la comunità di internet è riferita a Chrome, il noto browser di casa Google; e proprio all’https. A partire da luglio 2018 infatti, Chrome inizierà a ‘marchiare’ come non sicuri tutti i siti che sono in Http.Il discorso è sempre legato alla Seo, quindi all’ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca. Già dal 2015 Google ha affermato di aver iniziato a declassare siti non crittografati, quindi senza protocollo https; in realtà in serp ne sono presenti ancora molti, ovviamente è n discorso che come sempre quando di parla di Seo va a braccetto con l’esperienza dell’utente.
Chi naviga un sito infatti e si trova l’avviso di ‘sito non sicuro’ evidenziato da un lucchetto rosso, con ogni probabilità tenderà ad uscire subito dalla navigazione. E abbandonare subito un sito è uno dei fattori negativi in ambito Seo.
Di base la tecnologia https va a proteggere la navigazione dell’utente così da evitare che intrusi possano manomettere il traffico o spiare i dati della navigazione; senza il protocollo https attivo infatti, esiste il rischio che altri intercettino informazioni private. Ecco perché conviene effettuare il passaggio da http ad https. Come fare a gestirlo?
Come gestire il passaggio da http ad https in modo corretto?
E qui si entra in un campo minato perché sebbene questo passaggio non sia eccessivamente complicato, tuttavia deve essere eseguito in modo corretto onde evitare problemi enormi del sito stesso. Come la scomparsa del sito o di alcune sue pagine; o la perdita di posizionamento sui motori di ricerca. Vediamo allora come attivare un protocollo https in modo corretto, fermo restando che se non si hanno le dovute competenze sarebbe bene rivolgersi ad un consulente Seo.
La prima cosa da fare è acquistare un certificato Ssl. Si parla di un protocollo che consente alle applicazioni di trasmettere informazioni in modo sicuro e protetto. Lo si può fare direttamente tramite il proprio hosting, che in molti casi lo offre gratuitamente. Una volta effettuato il passaggio di cui sopra si può controllare che tutti i link del nostro sito siano stati effettivamente cambiati da http ad https. Ed è fondamentale in questa fase abolire del tutto le vecchie url reindirizzandole alle nuove.
Fonte notizia
www.professionescrittura.com passaggio-http-https-chrome-come-fare