I partecipanti al Ballo, dopo una Promenade per le vie del Centro di Macerata, saranno accolti allo Sferisterio per un Welcome Cocktail e prenderanno poi posto in Platea per assistere a La Traviata di Henning Brockhaus, diretta da Keri – Lynn Wilson, con la meravigliosa scenografia degli specchi di Josef Svoboda, l’Orchestra Regionale delle Marche ed il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”.
Al termine de La Traviata, alle 23.30, inizierà il Gran Ballo vero e proprio con il Maestro di Cerimonia Nino Graziano Luca. Decine di coppie composte da straordinari ballerini (provenienti da molte città italiane e da alcune capitali europee) in eleganti frac e preziosi abiti crinolina eseguiranno meravigliosi Valzer, Quadriglie, Contraddanze, Mazurche tratte dai manuali dei più celebri maestri del XIX secolo e dai più incantevoli film in costume calcando il prestigioso palcoscenico dello Sferisterio di Macerata che negli anni ha visto esibirsi Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Montserrat Caballé, Placido Domingo, Josè Carreras, Raina Kabaivanska.
Le ragioni dello straordinario incontro tra lo SFERISTERIO e la COMPAGNIA NAZIONALE DI DANZA STORICA sono molteplici e vanno dallo storico al contemporaneo. Lo Sferisterio fu infatti inaugurato nel 1829 come sede per uno degli sport più in voga del tempo - il gioco della palla col bracciale – ma è documentato che nel corso del XIX secolo ospitò giostre, parate equestri e moltissimi Balli e per questo motivo, volendo rinverdire una tradizione tipica di questo luogo, la direzione del Macerata Opera Festival ha immediatamente contattato la Compagnia Nazionale di Danza Storica. Una scelta legata non solo al curriculum della CNDS ma anche ai temi della programmazione artistica dello Sferisterio 2018 intitolata VERDE SPERANZA e proiettata a promuovere “l’arte della speranza […] piantando nuovi semi per un futuro migliore […] che intrattenga uno stretto rapporto con altre realtà che si occupano di questi temi, dialogando intorno alla sostenibilità tramite l’interazione tra cultura, natura e territorio”.
La Compagnia Nazionale di Danza Storica da sempre, non è solo una compagnia di danza. È soprattutto un modo di essere. È l’espressione dell’arte della speranza, contraddistinta dall’amore per il Bello, ponendo la massima attenzione alla cura delle relazioni umane e del rapporto armonico tra uomo-natura e uomo-cultura, il tutto all’interno di una cornice e di un paradigma di lettura della tradizione e del passato in costante, proficuo dialogo, con l’attualità e la contemporaneità.
Il recupero del passato in Compagnia Nazionale di Danza Storica (messo al servizio in circa trent’anni delle iniziative più variegate di promozione culturale e tutela ambientale) non cede mai il passo ad una lettura romantica e nostalgica della storia e dei fatti ma li ri-significa nel presente, senza perdere di vista gli ideali di pace, giustizia, tolleranza, coesione e inclusione sociale, amore per la natura, alla base della Civiltà europea. Ogni Spettacolo ma anche ogni Gran Ballo non ripropongono dunque solo un sapere di tempi lontani ma tendono a condividere principi e valori dal cui rispetto dipende anche il nostro presente ed il nostro domani.