I cobot sono diventati sempre più comune negli stabilimenti di produzione. Questa tecnologia consiste nello sviluppo di una nuova generazione di robot progettati per lavorare in diretta collaborazione con gli umani piuttosto che sostituirli.
Il significato di cobots
La parola "cobotics" è una versione abbreviata di Collaborative Robotics. Questa disciplina è caratterizzata dall'interazione diretta o remota tra un operatore e un sistema robotico.
Esistono tuttavia diversi tipi di cobot: quelli controllati da un operatore nelle immediate vicinanze del sistema, altri che sono controllati a una distanza maggiore e quelli esoscheletrici, che come si evince dalla definizione stessa sono un'estensione del corpo umano.
Oggi tra le aziende che produce questi robot collaborativi, una che va per la maggiore è la Universal Robots che vanta 350 persone tra tecnici di base ed ingegneri che lavorano nei suoi stabilimenti e in cui le attività sono focalizzate sulla progettazione sistematica dal punto di vista strutturale e sulla successiva implementazione del software intelligente che consente poi di programmarli per i vari usi e funzioni.
Come si muovono i cobot?
Il principio di movimento dei cobot è un'associazione in tempo reale delle capacità di fondere forza, precisione e ripetibilità, e di avere le stesse abilità di un essere umano (analisi, processo decisionale e così via).
Questo è il motivo per cui parliamo di robotica collaborativa. Il vantaggio da parte di un’azienda di usare questi cobot a parte le loro capacità tecniche significa anche fargli svolgere delle proprie mansioni in particolari situazioni.
Ad esempio, sollevare dei carichi che potrebbero negli umani, generare disturbi muscolo scheletrici, ovvero quelli tra i principali infortuni sul lavoro, oppure proteggendo l'operatore stesso dall'esposizione ad ambienti dannosi come ad esempio i fumi e i gas tossici di un sistema di saldatura ad acetilene o ad arco voltaico.
Tuttavia il ruolo dei cobot è anche quello di migliorare la produttività umana, consentendo alle persone di dedicarsi a compiti ad alto valore aggiunto. Ad esempio, un cobot presenterà una parte d un operatore umano ad angolo retto, in modo che questi possa concentrarsi su un lavoro di montaggio più preciso.
Quali sono le prospettive di sviluppo per il domani?
La Universal Robots è un’azienda che sin dal giorno della sua nascita lavora su più fronti contemporaneamente, con l'idea, ovviamente, di coordinare e mettere in comune le proprie risorse e condividere la sua esperienza con tutti i membri del gruppo.
Tale condizione la rende sempre all’avanguardia e al passo con la tecnologia informatica, che in tutti i campi giorno per giorno compie passi da gigante. Oggi il brand con sede ad Odense come fiori all’occhiello in tema di bracci robotici propone tre modelli che sono diffusissimi nel settore industriale e che a seconda della tipologia si prestano per svariate mansioni.
Nello specifico parliamo dei modelli UR3, UR5 e UR 10. Il numero che segue la sigla di questi bracci e che indica proprio il marchio Universal Robots, serve per definire le capacità di carico di ognuno e che in tutti i casi non richiedono alcuna esperienza di programmatore per resettarli o istruirli a nuove mansioni nel corso di un processo produttivo di un’azienda che decide di acquisirli.
Questi appena citati rappresentano oggi il punto di partenza dell’azienda stessa che per un futuro non lontano si propone di immettere sul mercato altri modelli ancora più funzionali, e che sicuramente saranno in grado di soddisfare le aziende che ne faranno uso.
Nel contempo il costante aggiornamento tecnologico servirà a dare ancora più lustro alla fama mondiale che il brand danese si è già ritagliata sin dal primo giorno di operatività nel settore della robotica industriale.
A margine va sottolineato che i suddetti cobot attualmente prodotti dal brand offrono un ottimo ritorno sull'investimento (ROI); infatti, grazie ad un incremento della produttività, con un conseguente maggior introito in termini di profitti, le aziende nel giro di un paio d’anni, potranno ammortizzarne il costo iniziale e magari implementare nel processo lavorativo altri funzionali cobot.