Dopo l’uscita del singolo “IL PUNCH”, Luca Orsini racconta del suo nuovo EP. Il titolo dell’EP rispecchia l’attrazione del cantautore marchigiano per i crostacei e per il mondo sottomarino. La figura del gambero inoltre, col suo modo peculiare di procedere, contiene una speciale analogia con l'idea di liberazione. Quella che mi piace è una canzone d’amore. Per dire quanto a volte un amore può essere disperato, ho pensato a quelle tartarughe di terra che, addomesticate, vivono sui balconi. Durante la stagione degli accoppiamenti capita che sentano un così forte impulso da buttarsi di sotto, nel vuoto. Sul brano posso dire anche che è protagonista di una stupida gag che continuo a proporre durante gli show. A un certo punto uno dei musicisti mi chiede: “Che canzone facciamo adesso?” e io rispondo “Quella che mi piace!”, e loro rispondono “Ok, ma quale?” Balla (con la mano sulla pancia) è una canzone di liberazione. Per dire quanto uno può essere felice quando si è liberato di qualcosa, l’ho immaginato ballare con la mano sulla pancia, ondeggiando il bacino in modo sudamericano. Ho immaginato anche un giocatore colombiano, Luis Carlos Espínola Ruíz, fare goal da centrocampo, e poi esultare danzando per la curva esultante. Villa San Giovanni è un’altra canzone di liberazione, oltre ad essere un comune in provincia di Reggio Calabria. La città si affaccia sullo Stretto di Messina ed il suo porto è il terminal principale del traghettamento per la Sicilia.Attraversare lo stretto a nuoto non è da tutti, come pure liberarsi da qualcosa che ci schiavizza. Nella fase di transizione puoi anche precipitare in un vortice in cui tutto è il contrario di tutto, e le bestemmie rincorrono le visioni mistiche. Nel brano si cita GG Alin, precursore estremo dello Scum Punk. Il Punch è una canzone ballerina su uno che è talmente timido da vestirsi da BatMan a carnevale, solo per confondersi nell’oscurità e ammirare una donna senza essere visto. Lui si strugge dal dolore, mentre lei, ignara, intreccia relazioni a destra e a manca. Alla fine lui si accorge di essere vecchio e di aver donato la propria esistenza a qualcuno, senza averne però gustato minimamente la dolcezza della vicinanza. Non gli rimane che sperare di reincarnarsi in un essere più impavido. Alla fine posso dire che è una canzone sul rimpianto. Gioia della zia è una canzone d’amore, ma un amore fastidioso. In sostanza un uomo viene rifiutato da una donna, e poi scopre che lei è una che si fa desiderare da tutti, egocentrica, legatissima alle apparenze e raccomandata. Il brano è quindi un’occasione per prenderla un po’ in giro, e ricordarle quanto siano effimeri gli interessi basati sull’esteriorità. Inoltre le si fa presente anche che ascolta musica di merda.
Il titolo dell’EP rispecchia la attrazione, del cantautore marchigiano, per i crostacei e per il mondo sottomarino. La figura del gambero inoltre, col suo modo peculiare di procedere, contiene una speciale analogia con l'idea di liberazione.
LUCA ORSINI racconta l’ep “L’ORDINE DELLE COSE GAMBERE”
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