In Italia si diffonde come un febbre la passione per il kayak. Questa disciplina sportiva, sempre stata di nicchia, negli ultimi anni si sta diffondendo a macchia d’olio sia a livello agonistico che amatoriale conquistando nuovi appassionati.
Sport, agonismo e immersione nella natura
Sempre più spesso il kayak viene usato da chi, di tanto in tanto, vuole staccare completamente la spina e ricaricare spirito e mente, immergendosi in ambienti bellissimi dominati dalla natura e dalla tranquillità, proprio questo è uno degli ingredienti principali che spingono ad avvicinarsi a questi disciplina: la comunione fra uomo e natura attraverso l’esplorazione di corsi d’acqua o tratti di mare.
Il kayak è uno sport davvero completo e adatto a ogni tipo di appassionato. Uomini, donne, bambini o anziani, gli unici requisiti indispensabili sono la buona salute e saper nuotare. Essendo uno sport a 360 gradi. Ovviamente è consigliabile iniziare rivolgendosi a una scuola così da imparare la corretta tecnica e non incorrere in problemi legati a strappi per una postura non corretta o a movimenti scorretti nella pagaiata.
Lo sforzo fisico richiesto è molto intenso per tutti i muscoli del tronco ma anche delle gambe, di conseguenza tutto il fisico è stimolato allo sviluppo di massa muscolare e all’irrobustimento delle ossa e, trattandosi di uno sport aerobico, cuore e sistema cardiocircolatorio traggono grandi benefici.
La disciplina sportiva del kayak però non è solo benefica per il corpo, ma anche per lo spirito: gli effetti positivi delle endorfine prodotte durante l’attività fisica vengono potenziati dal piacere del contatto diretto con luoghi naturali incontaminati.
Avvertenze per gli sportivi
Ovviamente, come tutte le attività sportive, il kayak non va preso sottogamba: bisogna avvicinarsi e praticare la disciplina con umiltà, rivolgendosi a chi ha maggiore esperienza.
L’attrezzatura deve essere sempre controllata e all’altezza del compito: infatti, in caso scegliate un percorso più rischioso come una discesa su un fiume con rocce e rapide, un’attrezzatura adeguata può salvarvi ed evitarvi una brutta avventura.
Un altro fattore da non trascurare è legato all’ambiente: come abbiamo già detto i percorsi per il kayak possono variare da una tranquilla navigazione su un lago ad un’emozionante discesa di un fiume o torrente, con rapide e ostacoli a scoglio o restringimenti del letto, ovviamente, in questo caso, consigliamo il cimento solo ad atleti estremamente preparati.
Infine, come ultimo accorgimento, non dimentichiamo mentre esploriamo specchi d’acqua con il nostro kayak bisogna sempre avere rispetto della natura che ci circonda, imparando a conoscerla e rispettarla senza sfidarla oltre alle proprie capacità e possibilità.
Differenze fra Kayak e Canoa
Parlando di sport viene spesso fatta confusione fra canoa e kayak. Pur avendo dei punti in comune, si tratta in effetti di discipline differenti: tra le due specialità variano innanzitutto la struttura dell’imbarcazione, la stessa pagaia e la posizione del canoista.
In kayak si sta seduti con le gambe su un poggiapiedi e le mani impugnano una pagaia a due palette, la pagaiata è alternata, nella canoa invece ci si trova in ginocchio e si rema da un solo lato con una pagaia a pala singola.
Fonte notizia
www.oceanfilmfestivalitalia.it