Quattro nuovi modelli saranno presentati al Mido di Milano dal 24 al 26 febbraio. Il designer Lucio Stamare e l’imprenditore Mario di Bello: “Occhiali esclusivi ed essenziali”. Forte attesa tra gli addetti ai lavori per le novità allo stand: lo scorso anno i 52 mila visitatori votarono come “best” quello dell’azienda veneta
L’anno scorso il pubblico del Mido, la fiera mondiale del settore eyewear, fu visitata da 52 mila persone. E dal pubblico venne un verdetto storico: l’enorme cubo di cemento che simulava un antico archivio fu votato come miglior stand. A vincere un’azienda veneta, Archivio23, anima tecnica a Mestre, nel Veneziano e cuore creativo a Maser, nel Trevigiano, che torna ad esporre a Milano dal 24 al 26 febbraio col brand di occhiali “Archivio Moderno” nato dall’incontro del designer Lucio Stramare e Mario Di Bello. In esposizione quattro modelli che attingono agli Anni Venti, Trenta e Quaranta, decadi che hanno trasformato la nostra società, dal cinema al design come nel campo dell’occhialeria con importanti evoluzioni, tutt’ora attuali e in uso.
La società trevigiana nell’occasione presenterà un brevetto che permette al cliente di allungare autonomamente le asticelle degli occhiali in maniera comoda ed efficace, evitandogli di doversi presentare da un ottico ogni due giorni: “Ci siamo ispirati ad un occhiale degli Anni Venti scoperto in un negozio vintage di Los Angeles – racconta Lucio Stramare, noto designer di Valdobbiadene ed esperto di brand di moda con oltre trent’anni di affermata carriera - e l’abbiamo interpretato in chiave moderna. Questo tipo di asta è unica e fortemente caratterizzante”.
La nuova collezione che sarà presentata in anteprima al Mido è composta da quattro pezzi unici ed esclusivi, tutti dotati della rivoluzionaria stanghetta: “I nostri occhiali sono essenziali e fatti per durare nel tempo – continua il designer – I nuovi modelli si ispirano a forme degli anni ’20 e ’30, sono in materiale acetato e fortemente riconoscibili grazie all’asta in metallo allungabile che abbiamo brevettato”.
Archivio Moderno si fa ponte tra la grande tradizione made in Italy e l’innovazione contemporanea che trae costantemente ispirazione dall’Archivio Storico, la sua collezione privata, più grande d’Italia, che conta oltre 15 mila occhiali originali dal Quattrocento fino agli Anni Novanta. Una raccolta che spesso è oggetto di mostre itineranti, anche se in questo periodo dell’anno è fissa nella sede trevigiana dell’azienda.
“Pochissimi hanno l’umiltà di guardare indietro e di studiare ciò che è stato fatto - chiude il designer - Ma non c’è modernità senza sapienza e creatività senza tradizione. Il mio archivio è la libreria che serve per apprendere”.
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Archivio 23 è un’azienda italiana con sede legale a Mestre, nel Veneziano, e operativa a Maser, nel Trevigiano, che realizza occhiali da vista e da sole dal design innovativo e d’avanguardia, preservando al contempo il legame col passato e la tradizione artigianale, fonte di ispirazione e testimone di cultura. Il designer autore di tutti i pezzi è Lucio Stramare, grande conoscitore ed esperto dei trend moda, che ha sempre abbinato la passione per il design ad un‘intensa attività di ricerca. Punta di diamante è la sua collezione privata, più grande d’Italia, battezzata “Archivio Storico” che conta circa 15.000 occhiali, annoverando montature originali del Quattrocento fino alla fine degli anni Novanta del secolo scorso.