Le calceolaria sono un gruppo di piante fiorite di piccole dimensioni provenienti per lo più dall’America meridionale, caratterizzate da fiori molto appariscenti e colorati, a forma di ciabatta e abbastanza grandi rispetto alla mole complessiva di queste piante. Molto facili da trovare in vendita, sia online che da fiorai e garden center, le calceolaria si rivelano anche piante facili da coltivare in appartamento come piante fiorite annuali, biennali o anche perenni.
CALCEOLARIA, CARATTERISTICHE DELLA PIANTA
La maggior parte degli esemplari di calceolaria che si trovano in commercio sono ibridi di calceolaria crenatiflora e tra questi ibridi è facile acquistare la calceolaria x herbeohybrida, che è la calceolaria più diffusa nei negozi di piante e all’interno delle case degli appassionati di piante da appartamento fiorite.
Questa varietà ha foglie verde chiaro, non molto carnose e con una leggera peluria, e vistosi fiori gialli, rossi o arancioni. Spesso i fiori hanno un colore di fondo abbastanza uniforme e una bella puntinatura di un altro colore, cosa che li rende molto gradevoli da guardare. I fiori della calceolaria non fanno profumo.
Gli steli della calceolaria sono teneri e non lignificati, senza diramazioni secondarie e restano bassi. Il portamento complessivo di questa pianta fiorita è quello del cespuglio di piccole dimensioni: l’ibrido calceolaria x herbeohybrida, ad esempio, difficilmente supera i 15-20 cm se coltivato in casa o in balcone.
I fiori della calceolaria nascono dal centro della rosetta di foglie della pianta e sono formati da due petali: il primo molto grande e gonfio, a forma di fungo, il secondo più piccolo e opposto al primo.
Nel complesso l’infiorescenza della calceolaria assomiglia a una pantofola, per questo in inglese questa pianta è spesso chiamata Lady’s Slipper. Il nome stesso calceolaria, inoltre, deriva dal latino calceolus che significa pantofola. Quelli della calceolaria, quindi, sono fiori belli, colorati, particolari.
CALCEOLARIA, AMBIENTE IDEALE
Come abbiamo già visto, nella stragrande maggioranza dei casi quando compriamo una calceolaria si tratta di una cultivar, cioè di un ibrido realizzato in vivaio per scopi commerciali. Parlare di ambiente ideale della calceolaria, quindi, ha relativamente poco senso.
Tuttavia, poiché quasi tutte le calceolarie non ibridate colonizzano ambienti simili, possiamo tracciare delle linee guida generali da seguire se decidiamo di coltivare la calceolaria a casa.
Le calceolarie in natura colonizzano le zone costiere collinari e montuose, nella fascia bassa, dell’America meridionale e, in particolare, moltissime specie si trovano alle pendici delle Ande nei pressi di fiumi e torrenti. In queste zone l’ambiente non è troppo caldo in estate ma molto umido, mentre in inverno l’aria calda proveniente dall’oceano impedisce alle temperature di scendere troppo.
Le calceolaria in natura vivono bene in zone con alta umidità, anche del 70-80% e più, e con temperature che variano da 5-10 gradi di minima a 20-25 di massima.
COME COLTIVARE LA CALCEOLARIA IN CASA?
Gli ibridi commerciali di calceolaria normalmente in vendita non provengono dalle Ande, ma da una serra di un vivaio. Si dimostrano abbastanza tolleranti al caldo, purché l’umidità sia mantenuta molto alta. Per quanto riguarda la temperatura minima, se viene coltivata all’esterno (in giardino o in balcone) si sconsiglia di tenere le calceolaria a temperature inferiori ai 10 gradi per troppo tempo. Qualora voleste coltivare la calceolaria in zone molto fredde, il consiglio è quello di portarle dentro casa all’arrivo delle basse temperature.
Tuttavia, se la pianta supera un inverno rigido senza riportare danni è assai probabile che ne superi altri ancora. La calceolaria, infatti, è una pianta che può essere coltivata per molti anni in vaso se si è ben adattata al clima.
Alle nostre latitudini la calcelaria fiorisce tra fine inverno e inizio primavera. Se tenuta in condizioni favorevoli può fiorire anche in estate-autunno. La fioritura, in pratica, avviene quando la pianta è esposta alle condizioni di luce, temperatura e umidità ideali.
Ciò vuol dire che, se il clima lo permette, tra i tanti tipi di fiori che la natura ci regala la calceolaria è da tenere in considerazione nella scelta dei fiorellini primaverili da usare per creare giochi di fiori in giardino o, se non abbiamo un giardino, come fiori da balcone di primavera.
QUANTA LUCE VUOLE LA CALCEOLARIA?
La calceolaria vive bene e fiorisce se è esposta a molta luce, ma indiretta. Sicuramente è una pianta troppo delicata per resistere al sole diretto delle estati italiane, specialmente del sud.
Se viene coltivata all’esterno, quindi, la calceolaria va posizionata a mezz’ombra in un punto molto umido. Se coltivata dentro casa, invece, è meglio scegliere il punto più luminoso che abbiamo a disposizione (ma sempre stando attenti ai raggi diretti del sole nella bella stagione). Se la calceolaria non riceve abbastanza luce, infatti, difficilmente fiorisce.
QUANTA ACQUA DARE ALLA CALCEOLARIA?
La calceolaria, come già visto, necessita di un ambiente molto umido. Se riceve troppa acqua, però, rischia il marciume radicale e di conseguenza la morte. Se riceve troppo poca acqua, invece, le foglie si afflosciano e la pianta rischia di morire per disidratazione.
Un giusto equilibrio nelle innaffiature, quindi, è alla base di una corretta coltivazione della calceolaria, che va annaffiata il tanto che basta a tenere le radici umide, ma non zuppe. Un buon metodo è quello di immergere per qualche minuto il vaso in una bacinella colma d’acqua e poi far sgrondare bene il panetto di terra. Quando la superficie della terra sarà asciutta potremo ripetere l’operazione.
Se questa pianta fiorita da appartamento è esposta a temperature molto alte e umidità bassa, cosa che purtroppo capita spesso durante le estati italiane, sarà più difficile da coltivare. Il classico sottovaso con acqua e argilla espansa, o altri metodi per innalzare l’umidità ambientale, saranno ben graditi dalla calceolaria.
QUAL’ E’ IL TERRICCIO IDEALE PER LA CALCEOLARIA?
Le radici della calceolaria amano l’umidità ma temono i ristagni d’acqua. Per questo la terra in cui coltiviamo la calceolaria deve essere leggera e ben drenante, in modo da far scendere in fretta l’acqua quando la innaffiamo e da lasciare aria intorno alle radici man mano che asciuga.
Allo stesso tempo, però, la calceolaria ama i terreni ricchi di nutrimento. Quindi il terriccio in cui la coltiviamo deve essere un mix di torba, terriccio fertile e sabbia. Inserire nel vaso qualche frammento di terracotta o delle pietre dalla forma irregolare è consigliato.
Fonte notizia
mypersonaljungle.it 2018 01 12 calceolaria #more-2261