Intense sonorità tipiche del rock italiano accolgono una magica reinterpretazione di un suo stesso brano pubblicato 19 anni fa.
“Romaneschi” è una canzone dedicata all'aviatore e acrobata volante Plinio Romaneschi, che fu uno fra più famosi piloti e paracadutisti della prima metà del secolo scorso. A 68 anni di distanza dalla sua morte e a 20 dalla prima uscita di questa canzone che ne rievoca le gesta - una delle più amate dai fans di Davide Buzzi - il cantautore svizzero/italiano offre una rinnovata versione del brano che nel 1998 diede il titolo al suo secondo album. Le atmosfere e le influenze sonore sono quelle tipiche del rock italiano, dove a dettare il ritmo sono batteria, basso e chitarra e voce su una solida e densa base rock.
"Non ascoltare in caso d'incendio" è il titolo del nuovo album di Davide Buzzi, giunto al suo quarto disco sebbene alle spalla abbia ben venticinque anni di carriera passati ad esibirsi in diverse parti d'Europa e a scrivere canzoni anche per altri artisti.
Questo suo nuovo lavoro è però parte di un progetto ben più articolato: "Non ascoltare in caso d'incendio" è infatti la prima parte di una trilogia che vedrà la luce a scadenze regolari fra il 2017 e il 2019.
Il progetto, realizzato a cavallo fra Ticino e Milano, si avvale della collaborazione di una band di apprezzati musicisti italiani e di tutta una serie di ospiti speciali come Massimo Priviero, Dario Gay e il songwriter australiano Jason Kemp.
Davide Buzzi è sempre stato profondamente legato alla sua terra d’origine, Valle di Blenio e Ticino in generale, ed è proprio per questo motivo che anche in questo disco egli ha voluto segnare con delle impronte molto profonde questo suo legame.
Dicono di Davide Buzzi
«Davide Buzzi sa come dosare il bello del classico ascolto leggero italiano alla personalità di un cantautore che racchiude se stesso e poi il mondo che lo circonda». Full Song
«Un disco assolutamente valido dal punto di vista tecnico, così come da quello lirico». Audio Follia
«Di Davide Buzzi scopro con gran piacere il bello di sapere che il rock, quello antico, quello accademico, non è mai sparito, neanche per un solo istante dalle vene dei cantautori della nuova scena italiana». Just Kids Magazine
«Un disco che prende dal pop e dal rock storico degli anni antichi di enormi miti e leggende e lo fa italiano, a modo suo». 100 Decibel
BIO
Davide Buzzi nasce ad Acquarossa (Svizzera) il 31 dicembre 1968, a pochi minuti da mezzanotte.
Nel 1993 pubblica il suo primo CD “Da grande”, completamente auto prodotto ed in seguito è un susseguirsi di esibizioni, concerti e concorsi, tra i quali il “Festival Internacional de l’Isla de Margarita”, “Una voce per Sanremo”, Sanremo Nuovi Talenti”, “A Voice for Europe”, ecc. Nel 1997 si classifica secondo al Festival di Lissone con la canzone “Vuröss”, dove si aggiudica pure il premio speciale per il miglior testo. Nel 1998 esce il suo secondo CD “Il Diavolo Rosso: Romaneschi”, realizzato con la partecipazione di alcuni musicisti di fama internazionale. Nello stesso anno Davide vince il “Festival di Lissone: Cantem Insemma” con la canzone “Ul Vegèt di Mariunètt”.
Nel 2001 viene invitato ad esibirsi all’ARISTON CAFÈ, nell’ambito delle manifestazioni collaterali al Festival di Sanremo. Per alcuni anni il cantautore ticinese porta le sue canzoni in giro per l'Europa, esibendosi in concerto in Svezia, Svizzera, Italia, Francia, ecc.
Nel 2006, Davide Buzzi si presenta al pubblico con il suo nuovo album, dal titolo “Perdo pezzi”, un lavoro al quale hanno partecipato numerosi artisti internazionali (fra i quali il cantautore italiano Leandro Barsotti ed il Country Man australiano Jason Kemp). Il suo “Perdo i pezzi Tour” (durante il quale è stato accompagnato dalla Band cunense degli Almaplena) ha registrato diverse date fra Italia e Svizzera, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e di critica.
Sempre nel 2006 la sua canzone "Vuröss", tratta dall’album “Perdo i pezzi”, viene inserita nella KAM Compilation 2006 della casa discografica Kid Antrim Music di Ronkonkoma, NY (USA) e nelle playlist di diverse radio in Australia e USA, dove scala le classifiche delle richieste.
Nel 2009 partecipa al Vannulo Festival di Capaccio (Salerno), dove si esibisce con l’orchestra AGRO, diretta dal m° Matteo Franza, composta da 11 elementi e conosciuta ed apprezzata per le svariate apparizioni sui diversi canali Mediaset.
Nel 2012 è stato candidato agli ISMA Award di di Milwakee (USA), ricevendo due nomination per la canzone “The She Wolf”, scritta per il cantante americano Jimmy Lee Young (canzone Pop dell’anno e canzone Folk dell’anno).
Nel 2013 ha invece ricevuto una nomination per i NAMMY Award di Niagara Falls (NY/USA), sempre per la canzone “The She Wolf” (canzone Folk dell’anno).
Sempre nel 2013, in Albania, è stato il protagonista della XIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, tenendo 2 concerti ufficiali a Tirana e Scutari (Teatro Mijeni).
Purtroppo, a causa di seri problemi di salute, negli ultimi anni Davide ha dovuto rallentare la sua attività musicale, per arrivare infine sospendere le sue esibizioni Live a partire dal mese di gennaio del 2014.
A settembre 2017 esce il primo album del suo nuovo progetto discografico La Trilogia, dal titolo emblematico "Non ascoltare in caso d'incendio" e supportato dal nuovo singolo "Te ne vai".
La Trilogia, prodotto in collaborazione con Alex Cambise, vedrà la luce in tre fasi, con la pubblicazione dei tre album che la compongono a partire dal 2017 fino al 2019.
Fotografo di formazione, Davide Buzzi è attivo pure nel campo del giornalismo in qualità di membro di redazione del mensile Voce di Blenio e, da diversi anni, come inviato speciale di Radio Fiume Ticino al Festival di Sanremo. Ha scritto diversi racconti brevi, alcuni dei quali sono stati pubblicati in raccolte o sul mensile Voce di Blenio. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro “Il mio nome è Leponte… Johnny Leponte” (ed. Albatros il Filo / Viterbo, Italy) ed attualmente sta lavorando a tre nuovi romanzi.
Contatti e social