La Federazione Italiana Comunicatori e Operatori Multimediali, con il patrocinio di: Ministero della Giustizia, RAI – Radiotelevisione Italiana e MSN (piattaforma di contenuti di Microsoft), ha organizzato un panel dal tema “La comunicazione multimediale tra web e social media: innovazione, rischi e nuove professioni”, svoltosi venerdì 10 novembre 2017 presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati.
L’era della comunicazione digitale, i social media, le piattaforme di content management system, hanno dato vita a nuove figure professionali che quotidianamente si confrontano con le modalità di comunicazione proprie dei new media.
La facile accessibilità alle nuove tecnologie ha però anche un rovescio della medaglia: i rapporti e le emozioni sono mediate dalla rete che attraverso i social network è diventata anche un moltiplicatore esponenziale di atteggiamenti violenti. Il criminale, il bullo, lo stalker si nascondono dietro un apparente anonimato che li fa sentire ancor più forti, per combattere questi fenomeni è necessaria un’accurata prevenzione, una corretta informazione ed una maggiore comunicazione nel rapporto genitori-figli e docenti-allievi ed una convergenza tra famiglie e scuola che miri all’educazione digitale delle nuove generazioni.
In questo contesto si inserisce il progetto di tutela digitale dei minori fortemente voluto dal Presidente della Federazione Davide Antonio Bellalba e dalla Coordinatrice dell’Osservatorio Multimedialità e Minori di Feicom, Simona Durante. Tra le azioni chiave previste la guida “Media Digitali e Scuola” patrocinata dal Ministero della Giustizia e il Premio “le buone pratiche di tutela digitale”, con un unico comune denominatore che mira a contribuire a creare o rafforzare un'opinione consapevole sui rischi del web.
Nel panel si è discusso di tematiche fortemente attuali, che vanno dal rapporto rete e minori, al cyberbullismo, alle nuove forme di comunicazione, alle fake news, all’uso distorto dei media con i relativi strumenti per contrastarlo, fino alla nascita di innovative professioni legate al web.
Sono intervenuti: Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, Marco Ghigliani, Amministratore Delegato de LA 7 e Vice Presidente Confindustria Radio-TV, Paolo Andreotti, Regional Director nella Divisione Microsoft Online, Enrico Menduni, Professore Ordinario di Media Digitali all’Università Roma Tre, Antonella Di Lazzaro, Vice Direttore Rai Digital, Maurizio Mensi, docente di Diritto dell'informazione e della comunicazione e membro del Servizio giuridico della Commissione Europea, Philip Willan, presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e corrispondente per The Times e Sunday Herald, Davide Antonio Bellalba, Giornalista e Presidente Feicom.
A moderare il convegno la giornalista di La 7 Myrta Merlino, la quale, riflettendo su come la rete si accanisca nei confronti delle persone ritenute più fragili, ha introdotto il discorso del Presidente Davide Bellalba, il quale ha esposto il percorso che ha portato alla nascita della Federazione con suoi obiettivi e presentato la Guida Media Digitali e Scuola: “La Federazione nasce nell’era della comunicazione digitale, dove i social media, le piattaforme di content management system, hanno dato vita a nuove figure professionali che quotidianamente si confrontano con le modalità di comunicazione proprie dei new media. La facile accessibilità alle nuove tecnologie ha però anche un rovescio della medaglia, non sempre chi si occupa di comunicazione è sufficientemente formato per farlo ed al tempo stesso, non sempre la sua professionalità è sufficientemente riconosciuta e correttamente certificata(...) E’ per questo che la Federazione vuole perseguire il sempre maggiore riconoscimento giuridico della professione di Comunicatore e Operatore Multimediale fra quanti esercitano la loro unica o preminente attività lavorativa nel settore della comunicazione e più in generale fra coloro che operano nei Media Digitali.
Ci siamo costituiti proprio nel momento in cui nel nostro Paese si stava concludendo l’iter legislativo che lo scorso 18 giugno ha portato all’entrata in vigore della legge contro il cyberbullismo, in questo scenario, la Federazione ha strutturato un ampio progetto di “Tutela digitale dei minori”, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Giustizia e si articola in diverse azioni chiave che vogliono contribuire alla creazione di un'opinione consapevole e il più possibile diffusa, sull’uso responsabile della rete.”
Altro tema affrontato è stato appunto il rapporto tra la rete e i minori. A prendere la parola in merito Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, il quale ha sottolineato l’importanza di comprendere i cambiamenti della professione e di mettere in evidenza le potenzialità, ma anche i rischi del web, che tuttavia, se ben utilizzato, può essere un valido strumento di crescita.
Centrale a tal proposito risulta, dunque, l’evoluzione dei nuovi media, su cui si è soffermato Paolo Andreotti, Regional Director nella Divisione Microsoft Online, riflettendo su come i giornalisti siano da un lato legati al proprio gusto editoriale e all’affidabilità delle fonti, ma dall’altro fagocitati dalla rete. Il pensiero è stato condiviso anche da Maurizio Mensi, docente di Diritto dell'informazione e della comunicazione e membro del Servizio giuridico della Commissione Europea, il quale ha dichiarato che la quantità di dati rilasciati in rete ci rende vulnerabili e, essendo la tecnologia molto rapida, va a minare la privacy e la sicurezza, verso la cui tutela è necessaria una forte lungimiranza delle istituzioni.
Si è analizzato poi il ruolo della scuola e dei giovani all’interno di questo nuovo scenario multimediale. Philip Willan, presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e corrispondente per The Times e Sunday Herald si è espresso sul ruolo fondamentale che la scuola deve avere nella lotta alle fake news, in quanto bisogna insegnare ai ragazzi a difendersi dai messaggi errati di internet tramite una attenta analisi delle fonti e comparazione delle notizie, cercando di riportare fiducia nella rete.
Marco Ghigliani, Amministratore Delegato de LA 7 e Vice Presidente Confindustria Radio-TV, si è invece soffermato sulla mediazione e la qualità dell’informazione, verso cui la televisione ricopre ancora un ruolo centrale. “Oggi assistiamo ad un flusso incontrollato di informazioni e di immagini che viaggiano attraverso internet e Social, eppure la Tv, nonostante le più fosche previsioni, non sta né per essere sommersa né per essere travolta- ha dichiarato Ghigliani. L’evoluzione tecnologica, la digitalizzazione in particolare, l’ibridazione e la integrazione con il web e i social media, ci consegnano una nuova centralità televisiva con esperienze di consumo estremamente diversificate. Del resto la centralità della televisione nel sistema dei media è confermato dalla presenza esorbitante di televisione sul web: si guarda, si commenta, si usa per orientarsi e discutere. La tv deve cioè continuare a svolgere la sua fondamentale funzione di mediazione, raccontando la realtà e al contempo fornendone delle chiavi interpretative. E da lì che la TV trae la sua forza e la garanzia della sua sopravvivenza.
E quindi affrontiamo il tema centrale della qualità dell’informazione: il problema delle fake news, del trolling, della responsabilità editoriale dei social network e delle piattaforme di videosharing sono entrati in maniera preponderante nel dibattito pubblico.”
Pensiero condiviso, inoltre, da Antonella Di Lazzaro, Vice Direttore Rai Digital, la quale ha illustrato il piano triennale della Rai da broadcast a mediacompany, fino alla nascita del canale RaiPlay, sottolineando come il digitale possa essere un valido strumento per trovare lavoro e quanto la trasparenza sia un tema fondamentale in materia digitale.
Grande spazio ha trovato la tematica del cyberbullismo e le strategie migliori per contrastarlo, approfondite nel suo intervento da Enrico Menduni, Professore Ordinario di Media Digitali all’Università Roma Tre, il quale ha espresso la necessità di un costante monitoraggio del web, affinché si combattano e ostacolino le fake news. A tal proposito il Professore ha lanciato la nuova professione del “fakedetector” che potrebbe affermarsi in un futuro non troppo lontano. “Da circa dieci anni i media sono stati affiancati dai social network. Oggi la comunicazione, in ogni suo aspetto, rimbalza continuamente da i media ai social e viceversa. Non si tratta soltanto di un aumento esponenziale della quantità di informazione e della velocità con cui si propaga: gli operatori dei media hanno deontologie a cui attenersi, anche se non sempre lo fanno; ma è impossibile chiedere altrettanto alle persone comuni attive sui social media. Il comunicatore deve quindi avere una responsabilità e una capacità professionale adeguata.”
In questo contesto si inserisce e si sviluppa l’attività della Federazione Italiana Comunicatori e
Operatori Multimediali.