Nella XVII edizione del “Roma Fashion White”, la collezione di alta moda sposa firmata dal giovane stilista calabrese Elio Guido ha portato in scena un mondo fatto di sogni, bellezza e un tocco di magia, lasciando il segno con uno show dall’incredibile carica evocativa. Sotto l'egida del fashion producer Antonio Falanga e della brand manager Grazia Marino, l'evento organizzato da Spazio Margutta e patrocinato da Roma Capitale è ormai un faro di riferimento per il bridal couture italiano, capace di trasformare ogni edizione in un viaggio nell’eccellenza sartoriale. In un contesto unico come quello della Chiesa di San Paolo Entro Le Mura, dove sacralità e arte si fondono, tra luci e suggestioni, le creazioni più iconiche della collezione "Diva" di Elio Guido hanno catturato il cuore del pubblico, conquistando l'attenzione di esperti del settore e addetti ai lavori. Un debutto memorabile che consacra il giovane couturier tra i nomi da seguire nel panorama dell’alta moda sposa. La partecipazione di Elio Guido al “Roma Fashion White” rappresenta un segnale forte per il settore della moda italiana, che guarda con crescente interesse ai giovani designer che, come lui, riescono a trasformare le proprie origini in una fonte di ispirazione creativa.
Con la collezione “Diva”, Elio Guido ha proposto una sposa che va oltre i canoni tradizionali, esplorando la figura femminile come una creatura mistica e ultraterrena. Le sue creazioni si pongono come un ponte tra la tradizione e il futuro, incarnando una femminilità sospesa tra sogno e realtà. Ispirato da icone del cinema italiano come Sophia Loren e figure eclettiche come Raffaella Carrà, il giovane stilista calabrese propone un’estetica che fonde il fascino senza tempo del divismo dannunziano con l’audacia dell’haute couture internazionale.
Una celebrazione di femminilità regale, forte, raffinata, quasi divina, che Guido trasforma in capi eterei, realizzati per donne che osano sognare in grande. La collezione “Diva” incarna lusso e artigianalità che riecheggiano nelle linee e nei tessuti pregiati come seta, pizzi, organza e tulle, lavorati con straordinaria meticolosità. Ogni dettaglio – dalle perle incastonate ai cristalli scintillanti, dai manicotti ai copricapi impreziositi da pizzi e piume – trasforma ogni creazione in un’opera unica e irripetibile. Abiti dalle forme fiabesche e volumi scenografici, capi "tatuaggio" che avvolgono la silhouette come una seconda pelle, completi con pantaloni palazzo, abiti gilet.
Ogni abito della collezione evoca una potenza narrativa unica: tra questi, ha affascinato il pubblico l’abito di punta, un vero e proprio manifesto di femminilità regale, che richiama l’immagine di una moderna regina egizia. Con una pioggia di perle che pervade le maniche e un copricapo maestoso, questo capo rivisita la figura di Cleopatra, avvolgendola di una nuova aura, raffinata e moderna.
«Sono estremamente felice ed emozionato di essere approdato in un evento così importante. Essere riconosciuto in una manifestazione di simile portata per me è motivo di grande orgoglio. Ho deciso di reinterpretare in chiave couture alcuni capi della collezione Diva. Ad ispirarmi è stata l’idea di una donna che incarna la bellezza terrena e ultraterrena. I miei abiti sono il riflesso della mia anima e del mio legame con le mie radici» ha raccontato Elio Guido, visibilmente emozionato al termine della sfilata. È una dichiarazione d’amore per la sua Calabria, tanto che il giovane stilista ha scelto di aprire il suo atelier nella città di Cosenza, un omaggio alle sue origini e una sfida al sistema della moda, che solitamente vede nei grandi centri urbani il fulcro dell’alta sartoria.
Tra tormento e bellezza, il sogno di Elio Guido affascinato dal mondo della moda sin dall'età di cinque anni, continua a pulsare e ora vibra più forte che mai. È il richiamo incessante di un desiderio: toccare, vivere, respirare la materia di quei sogni, renderli reali attraverso il sudore, la rabbia e l’amore. Un amore così potente da dare vita a tutto ciò che tocca, da far risplendere ogni filo di tessuto, ogni piega, ogni dettaglio. Quanta dedizione, quanta cura si celano dietro ogni punto di ago, ogni scelta di colore. Ogni abito è la manifestazione di una passione viscerale che non conosce fine. E sulla passerella del Roma Fashion White ogni passo racconta la storia di quell’amore che accompagna il suo cammino.
Grazia Marino, brand manager e promotrice dell’evento, ha sottolineato con ammirazione la forza creativa e la dedizione artigianale di Guido, evidenziando come, nonostante la giovane età, lo stilista abbia scelto di fondare il proprio atelier nella natìa Cosenza. «È stato un onore per noi avere Elio in passerella. La sua passione per l’artigianalità e la sua volontà di omaggiare il territorio attraverso il suo lavoro sono un grande stimolo per chi sogna di fare impresa nel proprio territorio» ha dichiarato Marino. Il fashion producer Antonio Falanga ha messo in luce l’impegno nella ricerca di nuovi talenti. «Il nostro lavoro di scouting è fondamentale per scoprire e valorizzare giovani creativi come Elio. Siamo convinti che questa sfilata sia solo la prima di tante altre tappe importanti per la sua carriera».
Ufficio stampa Denise Ubbriaco