ssecondare la passione per la canzone napoletana imparando cosa c’è ancora di inespresso o non detto in quel jukebox classico e, perché no, avvicinandosi alla produzione contemporanea. Compiendo uno slalom nei titoli, nelle storie, nelle biografie degli artisti e nelle imprese delle etichette discografiche, magari facendo finta non siano esistite rivalità e conflitti in quella inseparabile famiglia che chiamiamo musica napoletana. Dopo aver abbracciato e celebrato la figura di Enrico Caruso e dopo aver attraversato il Mediterraneo con il festival internazionale Sea and You che ha portato connessioni fra il suono di Partenope, il fado portoghese e il flamenco spagnolo, Napulitanata ritorna con un nuovo format destinato a coloro che, periodicamente, desiderano capire meglio cosa ruota attorno alle canzoni che ogni giorno ci nutrono e ci accompagnano.
Nello spazio fondato dal manager culturale e musicista Mimmo Matania, e dal pianista e compositore Pasquale Cirillo, d’intesa con la libreria Neapolis di Annamaria Cirillo, dal 17 ottobre 2024 a maggio 2025 si terrà la rassegna Canzone napoletana e dintorni, alla quale parteciperanno studiosi, musicisti, ricercatori e musicologi per offrire al pubblico una costellazione di incontri nei quali si approfondisce la genesi delle canzoni, l’estetica compositiva e alcuni speciali anniversari. Nel pomeriggio inaugurale, alle 15.30, i docenti di Musicologia dell’università Federico II di Napoli Enrico Careri e Giorgio Ruberti presentano il volume “’Na voce, ‘na chitarra … Saggi per Roberto Murolo” (Libreria Musicale Italiana), con gli interventi di Cristiana Di Bonito (ricercatore di Linguistica italiana alla Federico II), Maurizio Pica (chitarrista e direttore d’orchestra), Massimo Privitera (docente di Musicologia dell’università di Palermo) e Maria Rossetti (ricercatore in Musicologia e Storia della musica alla Federico II).
Fin dalla sua apertura – sostiene Mimmo Matania – abbiamo inteso Napulitanata come uno spazio in cui la canzone napoletana potesse vivere almeno dodici ore al giorno. I concerti del nostro collettivo, sempre più richiesti dai tantissimi turisti che vivono Napoli, restano il punto inamovibile e costante delle attività, ma proprio in virtù della visione e del progetto nato sette anni fa, oggi apriamo la sala anche a una rassegna colta, per passeggiare nei dintorni tematici, cronologici e musicologici delle canzoni che interpretiamo. In città, Napulitanata rappresenta sempre più un presidio sano di canzone napoletana e di questo ne siamo orgogliosi”.
Rinforza il concetto Annamaria Cirillo della libreria Neapolis: “Se una libreria napoletana nata quasi trent’anni fa, specializzata in pubblicazioni sulla storia della città, incontra l’associazione culturale Napulitanata che valorizza la canzone napoletana, non può che nascere una rassegna ambiziosa come quella che sta iniziando. Creiamo rete per diffondere cultura”.
Nei successivi appuntamenti, spazio a Antonio Sciotti (storico della canzone napoletana), atteso sabato 16 novembre alle 11; a Salvatore Architravo (studioso di canzone napoletana nonché nipote di Mario Trevi) e all’artista Antonio Pragliola, che proporranno un cortometraggio dedicato a Eugenio Pragliola alias Eugenio cu’ ‘e lente (l’11 gennaio 2025). Il 25 gennaio ancora alle 11 sarà il turno della docente di Etnomusicologia della Federico II Simona Frasca, mentre la musicologa Anita Pesce sarà a Napulitanata il 22 febbraio. Lo studioso Antonio Raspaolo sarà ospite il 15 marzo, mentre il musicologo Raffaele di Mauro è atteso il 12 aprile. “Canzone napoletana e dintorni” avrà l’epilogo a maggio con il compositore e musicologo Pasquale Scialò.
Napulitanata > piazza Museo Nazionale, 11. Ingresso libero con prenotazione ai recapiti 348 9983871 e al 338 3160146.
NAPULITANATA – piazza Museo nazionale 10-11 c/o Galleria Principe di Napoli
L’associazione Napulitanata ha iniziato la sua attività nel 2015 vincendo un bando comunale per la concessione a titolo oneroso dei locali presenti nel complesso monumentale della Galleria Principe di Napoli. Fino ad allora un deposito di rottami di taxi, lo spazio è stato completamente ristrutturato dai componenti dell’associazione, diventando un hub culturale che dal 2017 ospita regolarmente concerti, attività di formazione musicale e mostre dedicata alla conoscenza della canzone napoletana. L’apertura dello spazio Napulitanata, in piazza Museo, ha colmato la storica lacuna di una sala da concerti dedicata alla canzone napoletana. Nei primi sette anni di attività sono state registrate circa 50.000 presenze, sia di pubblico napoletano sia di visitatori provenienti da ogni nazione del mondo, che lo hanno consacrato un punto di riferimento culturale e turistico per la città del Vesuvio.