Mettetevi a sedere.
Iniziamo con le parole dell'imprenditore:
"Facebook (FB) si conferma una perfetta macchina per fare soldi, chiuso e irreperibile, che in cambio di qualche specchietto e perline di vetro, macina miliardi di informazioni alla mercé dell'ultimo hacker di turno, sotto la bandiera della loro articolatissima, quanto inutile, politica sulla privacy.
Dopo che la gratuità dei social ha instillato il concetto che possedere un dominio e sito internet è inutile, è l'ora di far capire ai clienti che "il gratis" dei social è assai più costoso del prezzo che pagano per diventare proprietari di qualcosa che rimarrà di loro proprietà per sempre!"
IL DRAMMA INIZIA
La mattina di sabato 25 maggio, un professionista del settore che utilizza Facebook da sempre a fini di marketing, si trova improvvisamente disconnesso dal suo account. Tentando di accedere nuovamente, un popup lo avvisava della sospensione del suo account a causa di violazioni delle regole su un account sconosciuto collegato su Instagram.
Accedendo a Instagram, l'utente ha scoperto che un account sospetto era stato aggiunto tra i suoi: probabilmente è il responsabile della pubblicazione di contenuti non conformi e che ha portato alla disattivazione del profilo FB collegato. Ha rimosso immediatamente l'account, un’azione che crede essere stata un errore.
PANICO
Mentre stava gestendo la situazione, la sua app PayPal lo ha avvisato di addebiti in favore di Meta di vari importi per campagne pubblicitarie sconosciute. Impossibilitato a loggarsi su Facebook, ha bloccato tutti i metodi di pagamento e richiesto rimborsi, che non sono stati concessi perché per Facebook le richieste di transazione erano regolari. Tagliato fuori dalle sue pagine su Facebook, l'utente ha comunque evitato che le pagine dei suoi clienti subissero lo stesso destino.
TENTATIVO DI RECUPERO
Nonostante numerosi tentativi, l'utente non è riuscito a trovare un contatto utile per segnalare il problema a Facebook. Ogni tentativo di assistenza richiedeva l’accesso all'account, il che era impossibile con l'account sospeso. Del resto anche tramite Instagram non poteva dimostrare niente perché l'account truffaldino era stato dissociato.
IL "BUCO NERO"
L'utente ha dunque provato ad accedere tramite l'app di Meta con un secondo profilo personale per contattare Facebook, ma questo ha portato alla sospensione anche di questo account: dopo l'accesso infatti ha ricevuto il messaggio "Il tuo account è stato sospeso perché ci risulta un altro account sospeso nel tuo profilo Meta". Ovvero utilizzando l'APP, i due profili (assolutamente estranei tra loro) sono stati in qualche modo messi in relazione e FB ha deciso di bloccare anche il secondo senza alcun preavviso. Risultato: impossibile utilizzare l'APP di FB che è diventata come un "buco nero trita profili".
Nonostante tutto, l'utente ha crea un nuovo account per mantenere i contatti social: nuova mail, nuovo cognome e nome, nuovo nome account, nessun contatto telefonico, siti internet o contatti che potessero collegare il nuovo account a quelli sospesi.
Dopo venti giorni, e inutili tentativi di contattare l'assistenza Facebook, il 22 giugno 2024, ha scoperto di essere stato assegnato come amministratore a una pagina apparentemente sconosciuta! Dopo una verifica scopre che si tratta di una delle pagine della sua attività, una di quelle di cui aveva perso il controllo tramite il profilo sospeso.
Tuttavia, la pagina era stata "sventrata" (nome, informazioni, logo, immagine) con nuovi contenuti e modifiche non autorizzate e con chiari riferimenti alla vendita di prodotti, per usare un eufemismo, illegali.... che hanno portato alla restrizione di funzionalità della pagina stessa. Impossibilitato a ripristinare la pagina, ha deciso di disattivarla per evitare ulteriori complicazioni o perdere l'accesso anche al nuovo profilo.
L'imprenditore spiega: "In pratica, senza avviso o controlli, FB ha assegnato una pagina X all'utente Y solo perché di nome somigliante? Allora chissà chi ha in mano tutte le mie altre pagine e che uso ne viene fatto!"
CONCLUSIONE
Le falle e i bug su Instagram e Facebook, la mancanza di controlli sui pagamenti, l'assistenza inesistente e il "libero" utilizzo dei dati personali mostrano un sistema gravemente difettoso.
L'utente conclude: "stavamo già muovendoci verso alternative più solide rispetto a Meta perché c'erano gravi sentori di grossi problemi di gestione e questa è stata la classica goccia, ma direi più tsunami. Il 'gratis' di Facebook è decisamente troppo caro da gestire."
Conclusioni di una Vicenda Emblematica: Il Declino di Facebook tra Bug e Assistenza Carente
La vicenda dell'utente sospeso da Facebook e Instagram evidenzia una serie di gravi problematiche che mettono in luce il declino di una delle piattaforme social più grandi al mondo. Ecco le principali conclusioni tratte da questa esperienza:
- Vulnerabilità della Sicurezza:Facebook e Instagram mostrano gravi falle di sicurezza, permettendo a account sconosciuti di infiltrarsi e pubblicare contenuti non autorizzati. Questa mancanza di protezione espone gli utenti a rischi significativi.
- Assistenza Clienti Inesistente:L'assenza di un supporto clienti efficace e accessibile aggrava i problemi degli utenti. I tentativi di contattare Facebook per risolvere la situazione sono stati vani, con procedure che richiedono l'accesso all'account sospeso, creando un circolo vizioso senza soluzione.
- Gestione dei Pagamenti Poco Trasparente:La gestione dei pagamenti pubblicitari è risultata problematica, con addebiti autorizzati con troppa leggerezza. Questo solleva seri dubbi sulla trasparenza e l'affidabilità del sistema di pagamenti di Facebook.
- Danni alla Reputazione:Le pagine aziendali gestite dall'utente sono state compromesse, con contenuti modificati e non autorizzati. Questo non solo danneggia la reputazione dell'utente, ma anche quella delle aziende coinvolte, mettendo a rischio la fiducia dei clienti.
- Il Costo del "Gratis":La gratuità apparente dei servizi di Facebook e Instagram si è rivelata un costo nascosto molto elevato. La perdita di controllo sui propri dati e contenuti, insieme ai danni economici e reputazionali, dimostrano che il "gratis" può essere estremamente costoso.
- Decadenza di un Gigante:La somma di questi problemi indica un declino significativo di Facebook come piattaforma affidabile e sicura. I bug, le falle di sicurezza e l'inefficienza del supporto clienti mostrano un'azienda che fatica a mantenere gli standard necessari per garantire un'esperienza utente positiva.
Questa vicenda rappresenta un monito per tutti gli utenti dei social media: la necessità di essere consapevoli dei rischi associati all'uso di queste piattaforme e di considerare attentamente le alternative che offrono un maggiore controllo e sicurezza.
Fonte notizia
www.dotgrafica.com account-sospesi-bug-e-assistenza-inesistente-spingono-i-professionisti-al-ritorno-ai-siti-proprietari