Le prime
copie sono andate a ruba e, malgrado sia trascorso solo un mese dall’uscita in
libreria e dalla presentazione in occasione de “La Via dei Librai”, il nuovo romanzo di Giankarim De Caro è già giunto
al traguardo della ristampa.
“Romanzo
tascio - erotico siciliano”, questo il titolo, rappresenta un nuovo capitolo
nella produzione letteraria dell’autore palermitano, che nel 2018 debuttò con l’acclamato
“Malavita”.
La storia è
drammatica, ma non mancano i siparietti divertenti e un’inconsueta verve
ironica e comica, vera sorpresa per i lettori e i tantissimi estimatori di
Giankarim De Caro, tra gli scrittori contemporanei più amati, come testimonia
il recente successo ottenuto al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove
“Romanzo tascio - erotico siciliano” ha conquistato il pubblico di tutta
Italia.
L’opera,
edita da Navarra – come le precedenti “Malavita”, “Fiori mai nati”, “Chianchieri”
e “Agatina senza pensieri” – approda ora alla quindicesima edizione di “Una Marina di Libri", festival dell’editoria indipendente in programma da giovedì 6 a
domenica 9 giugno al Parco Villa
Filippina, in piazza San Francesco di Paola 18 a Palermo.
L’autore
sarà presente allo stand della casa editrice Navarra e firmerà le copie dei suoi
libri.
Per i
dettagli e gli orari di ingresso è possibile consultare il sito https://unamarinadilibri.it/
Un’interessante
occasione per approfondire la conoscenza letteraria dello scrittore, molto apprezzato
anche dalla critica che giovedì 13 giugno, inoltre, incontrerà i lettori a
Cefalù, dove presenterà “Fiori mai nati” e “Malavita” allo Spazio Cultura in
corso Ruggero 131.
“Sono
entusiasta del successo che il mio nuovo libro sta riscuotendo – afferma Giankarim
De Caro – e ringrazio i lettori e Navarra Editore per il costante supporto”.
“Romanzo
tascio - erotico siciliano” segna l'evoluzione di una scrittura in continuo
fermento, tra spunti stilistici sorprendenti e rinnovata capacità di descrivere
al lettore scenari diversi, seppure legati dal filo rosso delle immancabili
attenzione e vicinanza agli ultimi e ai derelitti di una società tanto infame
quanto capace, a tratti, di regalare frammenti di inaspettata speranza.
Nello specifico, “tascio” è un termine noto ai
palermitani, derivante dal vocabolo anglosassone “thrash”, ovvero spazzatura,
di cui rappresenta una storpiatura.
La
protagonista è, ancora una volta, una donna: Mariella, lavoratrice in nero
della casa di riposo “Villa degli Incontri”, circondata da poveracci che, a
stento, riescono a sbarcare il lunario.
Personaggi dalle esistenze al limite che
raccontano l’ambiente in cui Mariella vive: tutto intorno a lei è estremo, nel
suo piccolo mondo non sembra esservi spazio per la pace.
Malgrado ciò, anche in mezzo alle pieghe di vicende tragiche e paradossali talvolta la comicità riesce a
farsi spazio, tra contrasti a tinte forti e il “solito” linguaggio ruvido e
vivido che rappresenta ormai il marchio di fabbrica dell’autore.
Il lettore
rimane spiazzato dalla totale assenza di sfumature e tinte medie: tutti sono
buonissimi, o cattivissimi, magrissimi o obesi, ricchi egocentrici o poveri
solidali tra loro.
La storia prenderà una direzione completamente imprevista
che spazzerà via il precario equilibrio familiare di Mariella, per la quale si
apriranno nuovi orizzonti portatori di speranza.
Tutt’intorno, un popolo di
ultimi in balia di eventi ingestibili: nella loro descrizione, la scrittura di
Giankarim De Caro tocca vette altissime.