Jim Dildine nominato nuovo CFO
Sophos, leader mondiale nelle soluzioni di sicurezza innovative per neutralizzare i cyberattacchi, annuncia la nomina di Joe Levy a nuovo Chief Executive Officer (CEO) dell’azienda. Levy ha fatto le veci di CEO dallo scorso 15 febbraio. A supporto dell’esecuzione della sua strategia volta a plasmare il futuro di Sophos, Levy ha nominato Jim Dildine nuovo Chief Financial Officer (CFO) e membro del suo senior management team.
Levy ha alle spalle quasi 30 anni di esperienza nell'innovazione e nella guida di importanti aziende di servizi e sviluppo di prodotti di cybersecurity. Durante i nove anni di permanenza in Sophos, Levy ha guidato la trasformazione di Sophos da vendor a gigante globale della cybersicurezza che è oggi, con un team di risposta agli incidenti e un servizio di rilevamento e risposta gestita (MDR) che protegge più di 21.000 imprese in tutto il mondo.
Levy ha inoltre ideato SophosAI e Sophos X-Ops, un'unità operativa di intelligence che riunisce più di 500 operatori di cybersecurity ed esperti di intelligence sulle minacce. Sophos X-Ops condivide i dati storici e in tempo reale degli attacchi con tutte le soluzioni Sophos, rendendole più intelligenti e veloci nel difendere i clienti dai cyberattacchi persistenti. Levy ha altresì maturato una profonda esperienza nella collaborazione con il Canale, compresi i MSP, nel corso della sua carriera, iniziata a metà degli anni Novanta come professionista della cybersecurity e innovatore di prodotti e servizi presso un rivenditore a valore aggiunto.
Nel ruolo di CEO, Levy intende ampliare la già solida base di clienti di Sophos nel midmarket, che conta quasi 600.000 clienti in tutto il mondo e genera oltre 1,2 miliardi di dollari di fatturato annuo.
In qualità di fornitore leader di soluzioni di cybersecurity per il midmarket, Sophos ha la capacità unica di ottimizzare il proprio business e quello dei suoi partner, aiutando le aziende che necessitano di difese di base e ampliate contro i cyberattacchi mirati.
Queste organizzazioni includono il substrato critico, ovvero le piccole e medie imprese che costituiscono la macchina dell'economia mondiale e che sono suscettibili ai cyberattacchi tanto quanto le grandi aziende come dimostrato dal Rapporto Active Adversary e dal 2024 Threat Report di Sophos. Entrambe queste analisi rivelano come gli aggressori stiano ripetutamente abusando dell'accesso esposto al Remote Desktop Protocol (RDP) nelle organizzazioni di fascia media, oltre a perseguirle per il furto di dati, lo spionaggio, il pagamento di ransomware o gli attacchi alla catena di fornitura per accedere a prede più grandi.
“Quando le aziende midmarket sono paralizzate a causa di ransomware o da altri tipi di attacchi informatici, anche le attività commerciali legate alle nostre catene di fornitura ristagnano, rallentando la nostra economia. Gli attacchi alla supply chain determinano danni collaterali allo svolgimento di operazioni di ogni dimensione e ciò può essere devastante in modi spesso imprevedibili a causa della crescente complessità del funzionamento della moderna economia globale industrializzata", ha dichiarato Levy. “Il nostro obiettivo è quello di supportare un sempre maggior numero di aziende del midmarket - il 99% delle organizzazioni che si stima si trovino al di sotto della soglia di povertà della cybersecurity[1] - nell’individuare e contrastare gli inevitabili attacchi informatici. Il nostro approccio per raggiungere questo obiettivo è quello di lavorare con MSP e partner di canale ottimizzando la gestione della cybersecurity grazie alle nostre innovative tecnologie critiche cross-domain - endpoint, rete, e-mail e sicurezza del cloud - e servizi gestiti che possono rivendere e co-distribuire.
I cyberattacchi contro il segmento midmarket potrebbero avere un grave impatto sulla capacità di funzionamento del mondo; si tratta di un ambito ancora relativamente poco protetto e l’intento di Sophos è di contribuire concretamente a cambiare questa situazione”.
La strategia di leadership di Levy prevede la nomina di Dildine a CFO al fine di aiutare Sophos a raggiungere i suoi obiettivi commerciali e a spingere l'azienda sulla sua traiettoria di crescita futura. Dildine porta in Sophos un'eccezionale esperienza operativa e un solido background nel settore della cybersecurity basato sui partner di canale.
Dildine è recentemente arrivato in Sophos provenendo da Imperva, azienda di software e servizi di cybersicurezza, dove è stato CFO per oltre quattro anni. Prima di Imperva, Dildine ha ricoperto per tre anni il ruolo di CFO per l'unità di sicurezza aziendale da 2,5 miliardi di dollari di Symantec. In precedenza, Dildine ha ricoperto ruoli chiave di leadership finanziaria per quasi nove anni presso Blue Coat Systems, dove Levy è stato anche Chief Technology Officer. Durante la sua permanenza in Blue Coat Systems, Jim ha supervisionato una crescita vertiginosa del valore di mercato, guidando l'azienda a una transazione go-private da parte di Thoma Bravo, alla vendita da Thoma Bravo a Bain Capital e alla successiva vendita a Symantec per 4,6 miliardi di dollari nel 2016. Dildine ha anche guidato l'acquisizione e la perfetta integrazione di sei aziende focalizzate sulla sicurezza, che sono state valutate più di 750 milioni di dollari durante il suo mandato.
“Avendo lavorato nel settore tecnologico e finanziario per oltre 30 anni, è emozionante entrare a far parte di Sophos nel momento in cui l'azienda è sulla buona strada per passare al livello successivo. Tutto ciò che l'azienda ha realizzato finora è impressionante, compreso l'impegno nell'innovare costantemente la propria tecnologia di cybersecurity e i servizi di sicurezza gestiti per i clienti del midmarket. Sophos è anche altrettanto impegnata a supportare i suoi partner di canale, gli MSP e il personale in tutto il mondo", ha dichiarato Dildine. “Non vedo l'ora di aiutare Joe ad accelerare la crescita e a posizionare ulteriormente Sophos come leader del settore”.
“Thoma Bravo ha collaborato con Joe attraverso investimenti di successo in SonicWall e Blue Coat Systems, e il nostro rapporto e la nostra esperienza insieme, grazie al suo stile autentico di leadership e alla sua reputazione impeccabile nel settore della cybersecurity, lo rendono il CEO ideale per guidare questo prossimo capitolo di Sophos”, ha dichiarato Chip Virnig, partner di Thoma Bravo e membro del consiglio di amministrazione di Sophos. “Siamo inoltre entusiasti del fatto che Jim si unisca a Sophos in qualità di CFO e faccia parte del team di senior management di Joe. Abbiamo lavorato con Joe e Jim in diverse aziende per oltre un decennio e siamo certi che la loro esperienza combinata darà grandi frutti per il futuro di Sophos”.
[1] La soglia di povertà della cybersecurity è definita come il livello di conoscenza, autorità e soprattutto budget necessario per implementare il minimo indispensabile di controlli di sicurezza.