Il 12 marzo, torna in libreria Francesco Paolo Oreste con il suo nuovo romanzo “In un mare senza blu”, pubblicato da iDobloni, per la collana “Enigmi”. Una storia che ha il potere di raccontare la Napoli dei vicoli, degli emarginati, dei diversi e di chi non ha scelta, lì dove la vita diventa sopravvivenza.
Affacciati sul Golfo, alla periferia del porto di Napoli, Mario, Ciro e Michele sono tre ragazzini di Vico Stella. Nei loro occhi il blu del mare e tutte le speranze che può nutrire la gioventù. Nei loro cuori un’amicizia che si rivelerà ciò che di meglio il destino ha riservato loro. Eppure, la vita dei tre ragazzi di Vico Stella, ribattezzato Vicolo Nero, non offre sconti. Michele non è che un ragazzino quando prende in mano, per la prima volta, una pistola e lo fa per uccidere. Ciro è troppo bello e troppo sensibile per sopravvivere alle anime oscure del Vicolo in cui cresce e da cui fugge. Mario non può fare altro che andare incontro al proprio destino, legandosi per sempre alle vite dei due amici. Come plastilina.
Dopo il suo precedente romanzo, “L’ignoranza dei numeri” (Baldini & Castoldi - 2019), Oreste torna a raccontare la nostra società e il mondo che ci circonda. “In un mare senza blu” è un romanzo criminale, che ci porta in libreria una Napoli ai margini, sfruttata e abbandonata; una gioventù senza sogni. Il suo è uno sguardo analitico che sa, però, raccontare il lato più nascosto - e vulnerabile - dei personaggi, senza indugiare nel sentimentalismo o in un buonismo di maniera.