Genova - Un vigile del fuoco e medico, un console, un'ostetrica, un meccanico, un’erbivendola e… l’ultimo palombaro di Genova. Ventiquattro persone e ventiquattro professioni differenti che giovedì 7 marzo (ore 17), sono state premiate nella Sala del Consiglio Metropolitano a Palazzo Doria Spinola con le targhe "I Tesori Viventi di Genova". Un gesto di riconoscimento per celebrare dodici donne e dodici uomini che hanno contribuito in modo significativo alla crescita e al benessere della città: Adriano Dino Passeri, Anna Rossi Calissano, Armando Perna, Brigida Gallinaro, Carla Maccaferri, Carla Silvestri, Carlo Isola, Carlo Leopoldo Calissano, Dora Gallotti, Emilia Musso, Elisabetta Carcassi, Enrico Cutillo, Federico Sinibaldo Carlo Zincarli, Francesco Menichelli, Gianni Cuttica, Giorgio Tartoni, Giovanni Sorgia, Giuliana Ivaldi, Giuseppe Carcassi, Iride Antichi, Maria Diana Mari, Maria Grazia Pochini, Pierluigi Di Fraia e Vanda Mereu. L'evento è stato organizzato da Pietro Bellantone, presidente di EventidAmare con il patrocinio di Città Metropolitana di Genova, Comune di Genova e Camera di Commercio di Genova.
Questo evento è nato dalla volontà di celebrare coloro che, con dedizione e competenza, hanno lasciato un segno positivo alla comunità genovese. «Ho voluto organizzare questa iniziativa – spiega Pietro Bellantone, presidente dell’associazione EventidAmare – per premiare ventiquattro persone, dodici donne e dodici uomini, la cui lunga attività, in diversi ambiti lavorativi, ha evidenziato caratteristiche di eccellenza. Ventiquattro persone, ventiquattro professioni e ventiquattro storie, tutte eterogenee per cultura, lavoro e obiettivi. Ma, contemporaneamente, tutte accomunate dalla caparbietà e dai valori che li hanno guidati nel corso degli anni. Loro rappresentano, a tutti gli effetti, “I Tesori Viventi di Genova”».
Nelle grandi città del centro-nord, più della metà degli anziani residenti (55,8%) ha più di 75 anni. Questo è quanto risulta dai dati dell'Istat, che evidenziano che la città metropolitana di Genova è in testa a questa classifica. «Il primato di città più anziana d’Italia che detiene la Superba – afferma Paola Bordilli, assessore al Commercio e alle Tradizioni cittadine – ha acquisito una connotazione positiva grazie alla moltitudine di persone ufficialmente “anziane” che mi piace definire “saggi custodi della città”. Essi ne rappresentano l'anima, anzi le anime. Ieri, giovedì 7 marzo, abbiamo avuto il piacere di conoscere la storia dei ventiquattro "tesori viventi" che con la loro professione, accompagnata dalla passione, hanno contribuito in modo significativo a tramandare la storia e le loro tradizioni, riuscendo orgogliosamente a trasmettere la caparbietà e la volontà ad andare sempre avanti nonostante le avversità. Sono i nostri “tesori viventi” da ascoltare e prendere come esempio, ognuno con una sua specificità e particolari, come la nostra amata, policentrica e variegata Genova».
«Gli anziani – ribadisce Daniela Marziano, assessore alla Cultura del Municipio I Genova Centro-Est – sono un valore per la società, soprattutto per noi giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le nuove generazioni possono trovare preziose indicazioni per il loro cammino di vita. Il loro esempio, pertanto, è un patrimonio straordinario che, parimenti ai tesori artistici e culturali, non dobbiamo e vogliamo disperdere.
La serata ha preso il via alle ore 17 con i saluti delle Autorità, seguiti dalla presentazione dell'iniziativa da parte di Pietro Bellantone. Subito dopo, la parola è andata a Laura Cuttica Talice, ideatrice del progetto, e Silvana Venturini, collaboratrice al progetto. Una volta conclusi gli interventi, ha preso il via la cerimonia di consegna delle targhe de "I Tesori Viventi di Genova”. L’ideatrice Laura Cuttica Talice attraverso questo progetto ha voluto valorizzare le competenze degli anziani per tramandarle alle nuove generazioni. «Con l’aiuto fattivo e volontario di Silvana Venturini – racconta Cuttica Talice – abbiamo dimostrato a tutti che a Genova, la città più anziana d’Italia, gli anziani capovolgono questa classifica facendola diventare la prima città d’Italia per saggezza, innovazione e creatività che non fa invecchiare. L’anziano – aggiunge ancora Cuttica Talice – è un tesoro da non perdere ma da utilizzare se lo si ascolta raccontare il suo segreto che ha usato come partendo dal poco, spesso dall’indigenza, sia riuscito a raggiungere le mete desiderate, lavorando con passione. Genova è risorta dalle macerie della guerra diventando la città che è oggi, grazie al lavoro incessante e l’impegno nel riuscire dei suoi figli e figlie, diventati oggi anziani, ma che possiedono il tesoro della saggezza nei loro ricordi».
Ventiquattro individui, ventiquattro storie, ventiquattro contributi unici. Ognuno dei protagonisti di questo riconoscimento ha giocato un ruolo diverso, rendendo Genova una città vibrante e multiforme. Una sorprendente corrispondenza con i venticinque quartieri della città, ciascuno con la propria storia, cultura, architettura e funzioni. La diversità delle persone si intreccia in modo ideale con le differenze che rendono unica Genova, formando un interessante panorama urbano e cittadino.