Dopo aver progettato, personalizzato e rivestito i veicoli di alcuni partner tecnici del Festival di Sanremo 2024, nel cantiere di Santoro Creative Hub, già da mesi, tante boat sono pronte a cambiare volto.
«Abbiamo percepito sin da subito che questa tecnica rivoluzionaria avrebbe preso sempre più piede nel nostro settore e quindi abbiamo deciso, illo tempore, di formare parte del nostro team al wrapping. Ci piace definirci artigiani delle emozioni. Oggi, mio fratello Ernesto è vincitore del Premio che lo certifica il più avanzato applicatore dello stivale, nel nostro Hub promuoviamo, con l’Academy, corsi di formazione certificati. Siamo leader in Italia e tra i primi al mondo a utilizzare il wrapping», spiega Ivano Santoro, AD dell’azienda.
Dall’inglese, avvolgere, permette di cambiare il colore dell’auto, moto, camper, van, barche utilizzando una pellicola coprente. Un’opzione che fa bene anche alla tasca: riqualificare la propria imbarcazione con il wrapping costa decisamente meno della verniciatura. Il risultato è efficace, duraturo e, al di là dell’aspetto puramente estetico, consentendo di modificare anche gli interni, la tecnica è l’occasione per rendere la propria “casa sull’acqua” unica: una sorta di ristrutturazione rapida, efficiente ed economica.
Il processo di rivestimento interno degli yacht viene eseguito con precisione e cura del dettaglio. La pellicola viene tesa e applicata meticolosamente sulla superficie assicurando un aspetto senza bolle, grinze o cuciture visibili. Pellicole versatili, facili da pulire, durevoli nel tempo, resistenti, flessibili e reversibili sono anche facilmente removibili.
Il boat wrapping permette la massima personalizzazione dell’imbarcazione sia nelle parti esterne sia interne, (boat refitting), incontrando le esigenze di budget e riducendo sensibilmente i tempi di lavorazione. Il boat refitting per interni può aiutare a ripristinare l’aspetto originale degli arredi della barca, o personalizzarli con un nuovo look che consiste nell’applicazione di pellicole ad hoc sulla superficie del mobilio del natante. Il processo richiede meno tempo rispetto alla ristrutturazione tradizionale degli interni della barca, può essere completato senza rimozioni invasive e senza l’utilizzo di colle o solventi.
«Questo è il periodo in cui affollano le richieste, che riceviamo da una clientela non solo salernitana. Sono amanti del mare del bello. Il nostro cantiere ospita anche molte moto ad acqua. Una pratica molto diffusa», conclude Santoro.