In occasione dell’ultima giornata espositiva del Navigare, il salone nautico internazionale di Napoli in corso al molo Luise a Mergellina, Gennaro Amato, presidente di Afina società organizzatrice dell’evento, ha dichiarato: “Da un’analisi di alcuni fattori e tracciando il bilancio del Navigare,abbiamo capito che lo stato di salute della nautica, tra i 5 e 15 metri, è buono”.
La manifestazione, che di fatto chiude il calendario annuale dei saloni internazionali della nautica, conferma i riscontri positivi per l’anno solare 2023 che registrano anche per questa annualità, la settima consecutiva, l’aumento del fatturato produttivo del settore e, soprattutto, indicando che la media e piccola nautica (5 -12 metri) è quella trainante sul mercato vendite nazionale.
“Il flusso di visitatori del Navigare, sicuramente superiore a quanto visto negli ultimi anni, ha registrato una crescita del + 200%, ma – rivela Amato -, quello che questa manifestazione ha evidenziato è indicato nel fattore di un prosperante interesse per la nautica che si è trasformato in acquisti e in definizione del portafoglio produttivo per i cantieri presenti. Al Navigare, in prospettiva del prossimo anno, si sono svolte diverse vendite e questo è certamente un segnale di vitalità per il nostro comparto. Ciò che mi lascia fiducioso, invece, è un altro dato: il ritorno di armatori storici, possessori da lungo tempo di barche del segmento tra i 15 e 25 metri, che, volendo cambiare la barca, si interessano alla produzione tra i 5 e 15 metri. Questo anche perché si sono resi conto della valenza qualitativa, per confort e rifiniture estetiche e tecniche, d’imbarcazioni come gozzi, gommoni e motoscafi che hanno superato i limiti di un tempo”.
Vento in poppa, dunque, per la filiera nautica che, porti e ormeggi a parte, lascia intravedere un futuro roseo. Le linee moderne, stilizzate, delle imbarcazioni che non tralasciano il confort ed il lusso delle rifiniture di bordo, sembrano essere il giusto mix per l’interesse di un pubblico composto da armatori e fini intenditori.
“Si è vero, ma non solo loro. In questi giorni sui moli della nostra esposizione non c‘erano solo habitué ed esperti, ma anche una nuova platea di futuri armatori – prosegue Gennaro Amato -, parlo del pubblico della provincia che, in passato, veniva a passeggiare e guardare le imbarcazioni esposte, ma senza alcuna convinzione d’acquisto. Oggi non è più così, la provincia non solo è ricca, ma la popolazione ha evoluto i propri interessi e affinato il proprio stile di vita, la nautica, così come le auto, il food e i viaggi, è entrata a far parte dei loro gusti. Questo vuol dire che il mercato della nautica allarga i suoi confini e trova ulteriore, e crescente, domanda d’acquisto”.
Se la 37esima edizione del Navigare si avvia alla sua conclusione con un bilancio più che positivo, secondo il numero uno di Afina, il 2024 ha già il sorriso: “Il 2024, con la partenza del Nauticsud a febbraio, traccerà le linee del biennio futuro sia per gli armatori sia per i cantieri che inizieranno a presentare i nuovi progetti produttivi consentendo alla nostra città di essere, ancora una volta, la protagonista del mercato nazionale ed internazionale del segmento produttivo della piccola e media nautica. Se poi – conclude Amato – riuscissimo a passare, per quanto riguarda i Marina in città, dalle parole e progetti, alle riunioni di servizio con gli enti ed agli atti esecutivi, allora si che la nautica in Campania potrebbe essere la leader del PIL regionale”.