Un gruppo di giovani che da sempre ha a cuore i valori e le tradizioni del proprio territorio. Sono i ragazzi, tutti poco più che trentenni, di Cava Energia, promotori di un’idea diventata realtà, di un’azienda che, in soli sette anni, è riuscita a centrare i propri obiettivi raggiungendo risultati inattesi. Secondo la prestigiosa classifica “Leader della Crescita”, pubblicata da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Statista, l’azienda metelliana fornitrice di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero rientra tra le 500 con maggiore crescita di fatturato in Italia. Per l’esattezza si posiziona al 105esimo posto con un tasso pari al 71,03% tra il 2019 e il 2022.
«Siamo sorpresi e felici di questo riconoscimento. Il nostro segreto è essere l’alternativa ai soliti grandi fornitori abituati a trattare le persone come numeri. Per noi i clienti sono il cuore pulsante: con loro, promuoviamo lo sviluppo del territorio e la crescita delle imprese, grazie anche all’utilizzo consapevole delle risorse naturali come gas ed elettricità», spiega Vincenzo Adinolfi che nel 2016, insieme al fratello Ivan costituisce la società, dal 2018 attiva come fornitore diretto.
L’area territoriale di riferimento è quella di Cava de’ Tirreni, insieme ai comuni della Costiera Amalfitana, con una platea di circa 100.000 persone. Per loro un ufficio mobile, un vero e proprio van «mmiez’ ‘a via» scrivono sul mezzo, allestito per garantire una piena operatività amministrativa e commerciale, ma anche per presidiare il territorio. Una modalità decisamente lontana dal settore dell’energia e mai applicata prima e che invece piace e rassicura l’utenza.
Tutto il team è focalizzato in una continua attività di rinnovamento delle prassi e delle metodologie di un settore che dal cliente medio è percepito come “vecchio” e poco interessante. La sfida più grande per ogni fornitore di energia è quella di rendere innovativa un’attività tutto sommato standard e ripetitiva come quella dell’elaborazione mensile della fattura dei consumi di luce e gas.
Cava Energia è impegnata a sperimentare e applicare al settore dell’energia tecniche di vendita e di lavoro proprie di settori differenti e che solo una realtà altamente focalizzata sul territorio, in cui il lavoro “offline” è preponderante su quello “online”, può permettersi di adottare. In merito a questo, un esempio concreto è il Metellio, monete reali che ricordano quelle in argento con l’effige dell’omonimo sovranoche ha accompagnato il commercio cavese per secoli e oggi spendibili sul territorio che si ottengono tramite numerosi bonus e offerte di Cava Energia.
«Un progetto nato durante il COVID-19. Metellio è il nome scelto per quella che per semplicità definiamo “una moneta locale”, una moneta complementare, da utilizzare in abbinamento all’euro, al fine di aumentare il potere di acquisto e, al contempo, di incentivare fortemente l’economia locale spingendo gli stessi cittadini ad acquistare di più, più frequentemente e soprattutto presso imprese cavesi», sottolinea Adinolfi.
Più sono alti i consumi più metelli si guadagnano. Una unità di Metellio equivale a 1 euro, al fine di semplificare gli scambi tanto per chi vende che per chi acquista. Si possono guadagnare semplicemente consumando energia e gas e possono essere immediatamente spesi in una delle attività convenzionate che, su base volontaria, decidono di accettare pagamenti in Metelli.
Luce e gas, un settore in fermento come pochi. Oggi i fornitori locali sono chiamati a partecipare ad una sfida quasi “storica” come la prossima, salvo ulteriori ed ennesime proroghe, abolizione del Servizio di Maggior Tutela che vedrà tanti utenti impegnati nella ricerca di un fornitore affidabile e con valori e caratteristiche quanto più vicine alla familiarità e alla trasparenza da sempre considerate come elementi distintivi del Servizio di Maggior Tutela.