Il compostaggio è un esempio concreto di economia circolare: trasforma i rifiuti organici in ammendante naturale. Questo significa meno fertilizzanti chimici, meno emissioni di gas serra e uno sfruttamento delle risorse più efficiente: il focus di Ares Ambiente.
Ares Ambiente: il compostaggio per contribuire all’economia circolare
L’obiettivo primario dell’economia circolare è ridurre l’uso delle risorse e minimizzare gli sprechi, promuovendo di contrappunto il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei materiali. Da questo punto di vista, il compostaggio rappresenta un esempio perfetto. Recuperando i rifiuti organici altrimenti destinati alla discarica o all’incenerimento per realizzare un prodotto utile come il compost, il compostaggio segue alla lettera i principi dell’economia circolare, contribuendo concretamente alla creazione di un ciclo sostenibile che massimizza l’utilizzo delle risorse. Tale processo avviene in appositi impianti, come quello progettato da Ares Ambiente, all’interno dei quali i rifiuti vengono sottoposti a un processo che simula la naturale decomposizione degli scarti organici e ne fa dell’ottimo ammendante per l’agricoltura.
Ares Ambiente: cosa dice il quadro normativo di attuazione
Le iniziative di Ares Ambiente a favore dell’economia circolare sono in linea con le più recenti normative vigenti in materia. In merito all’economia circolare, l’Unione Europea ha emesso nel 2018 alcune direttive che gli Stati membri sono stati tenuti a recepire entro luglio 2020. Nello specifico, le direttive in questione sono quattro e hanno come obiettivi: il riciclo entro il 2025 di almeno il 55% dei rifiuti urbani con vincolo sullo smaltimento in discarica fissato ad un massimo del 10% entro il 2035; il riciclo del 70% degli imballaggi entro il 2030; la raccolta separata di rifiuti tessili e rifiuti pericolosi dal 2025; la raccolta separata o il riciclo mediante compostaggio dei rifiuti biodegradabili, sempre a partire dal 2025.