Un laboratorio di innovazione e sviluppo della galvanica alle porte di Monte San Savino. La Italfimet, fondata nel 1992 e forte di circa cinquanta dipendenti, ha depositato il brevetto italiano per il “palladio puro” a conferma della bontà dei costanti investimenti nelle attività di studio e di ricerca finalizzate alla creazione di nuovi trattamenti chimici al servizio della produzione di gioielli e di accessori in metallo per le aziende dei comparti di moda, oreficeria e bigiotteria. Questo percorso orienta una particolare attenzione al miglioramento dei processi in termini di ecosostenibilità, sicurezza dei lavoratori e tutela della salute dei consumatori, con la sfida di eliminare progressivamente metalli pesanti e composti tossici o allergenici, senza perdere standard di qualità, estetica e robustezza.
L’impegno della Italfimet in termini di innovazione ha trovato recente conferma nella presentazione e nel riconoscimento del primo brevetto italiano per la deposizione di riporto galvanico di palladio puro, denominato P4600. La realizzazione di accessori e gioielli prevedeva finora l’utilizzo di leghe del palladio insieme ad altri metalli quali nichel, cobalto o ferro con un’unione che garantiva gioielli e accessori con elevata resistenza a ossidazione e corrosione, mentre il nuovo processo sviluppato dalla sinergia tra il laboratorio chimico e il reparto tecnico-ingegneristico dell’azienda savinese permetterà di ottenere le stesse performance utilizzando il solo palladio. Ulteriori vantaggi di questo trattamento sono rappresentati dall’omogeneità del riporto galvanico, da una maggior brillantezza e, soprattutto, dalla totale assenza di cianuro e di ammoniaca pericolosi per l’operatore e per l’ambiente. «Il brevetto per il palladio puro - spiega Luca Capaccioli, responsabile ricerca e sviluppo della Italfimet, - è un traguardo rivoluzionario per i trattamenti galvanici, favorendo l’innalzamento della qualità produttiva delle aziende dei comparti di moda e oro, l’ecosostenibilità e la tutela della salute».