Tre borghi, ciascuno con una storia, cultura e tradizioni uniche, si svelano come gioielli autentici durante Saboris Antigus 2023. Questo evento offre un'opportunità unica: l'immersione in un affascinante mondo dove i sapori e le storie che ne fanno parte non sono spettacoli effimeri, ma piuttosto componenti quotidiane di queste piccole realtà. L'esperienza non è solo un'occasione passeggera, bensì un viaggio attraverso la vera essenza della Sardegna. Nel cuore dell’Isola, tre piccoli comuni hanno dato il via alla manifestazione che ha catturato l’interesse turistico, aprendo le porte ai visitatori per un'avventura fatta di esperienze indimenticabili. Gergei ha catturato l'attenzione di una folla entusiasta, con circa 8.500 visitatori che hanno contribuito al suo straordinario successo. A Selegas, si è notato un leggero incremento rispetto a questo notevole numero. A Serri, nella tappa del 12 novembre, nonostante l’iniziale tempo avverso della mattinata, il pubblico numeroso ha poi superato le aspettative, registrando cifre di partecipazione simili. Un'atmosfera vibrante e partecipativa ha definito le prime tre tappe, dimostrando che nemmeno le condizioni atmosferiche possono arrestare il fervore degli appassionati. Considerando le dimensioni dei borghi, con Gergei, Selegas e Serri che contano rispettivamente 1.100, 1.300 e 650 abitanti circa, questi dati risultano davvero sorprendenti, corrispondendo, in media, a circa otto volte la popolazione di ciascun comune.
Gergei, una Festa del Gusto e Antiche Tradizioni.
Gergei, pittoresco centro agricolo di circa 1200 abitanti, ha inaugurato l'edizione 2023 di Saboris Antigus il 29 ottobre scorso. Tra due maestosi nuraghi, sorge questo borgo incantevole, circondato da una suggestiva vallata baciata dalla luce della Giara di Serri e dominata dall'imponente monte Trempu. Gergei, noto come il "paese del buon olio", grazie alle antiche olive mallocria, vanta un olio pregiato e l'appartenenza all'Associazione Nazionale Città dell’Olio con altri 250 comuni italiani produttori. L'esperienza gastronomica qui è un viaggio nei sapori genuini di una terra che custodisce i segreti di una tradizione millenaria. La giornata, infatti, è iniziata con una colazione in piazza, dove il latte fresco di mucca ha aperto le danze ad una serie di attività coinvolgenti. Gli stand nel centro storico hanno mostrato prodotti tipici, artigianato locale e antichi mestieri. Casa Porru è stata la cornice di coinvolgenti laboratori di pane, pasta, formaggio e dolci sardi, permettendo ai partecipanti di assaporare i gusti autentici dell'Isola. In seguito, il Su Succu de Santa Maria, autentico capolavoro culinario che ha deliziato i palati regalando un'esperienza gastronomica straordinaria. Questo piatto, composto da pasta finissima cotta in brodo di pecora o gallina, arricchita con formaggio e zafferano, è un autentico inno al gusto, solitamente celebrato in onore della Madonna dell’Assunta il 15 agosto, e presentato con orgoglio durante questa decima edizione di Saboris Antigus. Dimostrazioni di artigianato, itinerari in carrozza, musica, balli sardi, spettacoli itineranti e artisti di strada hanno poi animato il centro storico. Nel pomeriggio, l'esplorazione della parrocchia di San Vito Martire e della chiesa di Santa Maria ha offerto uno sguardo più approfondito nella cultura locale, arricchendo l'esperienza dei visitatori. La festa è culminata in uno spettacolo pirotecnico, regalando un'esplosione di colori. Saboris Antigus a Gergei è stato un viaggio emozionante tra tradizione, sapori e cultura sarda.
A Selegas un fine settimana tra Storia, Cultura e Sapori al Cuore della Trexenta.
Il 5 novembre è stata la volta di Selegas, un incantevole borgo nel cuore della Trexenta, intriso di storia e cultura sin dai tempi dell'epoca romana, celebrato per la sua produzione di cereali e la coltivazione abbondante di segale, dalla quale trae il suo nome. Anche in questo caso dalle 9.00 si sono resi disponibili svariati stand lungo le pittoresche strade del centro storico, dove i visitatori hanno potuto deliziarsi con prodotti tipici e ammirare affascinanti dimostrazioni di artigianato. Le visite alle case padronali e ai punti di interesse, tra cui la Chiesa di Sant'Anna e San Gioacchino e il Museo d'Arte Sacra, inaugurato nel 2001 e vera e propria testimonianza delle tradizioni religiose vissute tra il XVI e il XIX secolo, hanno consentito di esplorare la storia del luogo. La mostra fotografica "Ricordi di Selegas e Seuni" a Sa Ziminera e il tour dei celebri murales della cittadina hanno aggiunto dimensione artistica all'esperienza. Per gli amanti del cibo, si sono svolti laboratori del gusto per preparare e assaporare dolci di mandorle, ciambelle, pane e formaggio. L'evento ha celebrato anche il decennale di Saboris Antigus con il tradizionale taglio della torta. Tradizione vuole, tra l’altro che il piatto simbolo della cittadina sia proprio un capolavoro di pasticceria: Sa Truta Antica. Una fragrante torta di mandorle, finemente decorata con una glassa che ne esalta la bellezza e l'aroma e anticamente dolce delle celebrazioni nuziali e di importanti cerimonie religiose. Un simbolo di amore e gioia, incarnato dalla delicatezza delle mandorle, pelate e macinate con cura, per donare a ogni morso una cascata di sapori avvolgenti. Nel pomeriggio, le tradizioni sarde hanno preso vita in una sfilata di maschere tradizionali, inclusi Sos Merdules Bezzos de Otzana (Ottana) e i Mamutzones Antigos (Samugheo) alle 15.30. La giornata è volta al termine con un concerto, una sfilata di gruppi folk e maschere tradizionali, e l’immancabile spettacolo pirotecnico.
Serri, un'ode alla tradizione, alla cultura e al gusto autentico.
Il 12 novembre è stata Serri, pittoresco centro agropastorale abitato da circa 650 persone, nonché uno dei Borghi Autentici d’Italia, ad accogliere i visitatori per la terza tappa di Saboris Antigus. Sin dall'apertura alle 9:30, le antiche strade del centro storico si sono accese con degustazioni di prodotti tipici, dimostrazioni artigianali e la Mostra di mezzi e strumenti antichi della tradizione agro-pastorale. Un itinerario religioso unico ha condotto alla chiesa parrocchiale di San Basilio Magno e alla suggestiva chiesetta di Sant’Antonio Abate, dove ad attendere i visitatori si trovava una preziosa mostra di arte sacra. Coloro che desideravano vivere un'avventura all'aperto, si sono potuti unire a Moris Antigus di Ardoc Adventures in un'escursione panoramica tra gli antichi sentieri della Giara, con partenza dagli impianti sportivi e una visita guidata finale al meraviglioso Santuario nuragico di Santa Vittoria, che ha ospitato anche la mostra fotografica "La Sardegna verso l'UNESCO" e un'esposizione mineralogica con laboratorio su rocce e minerali. Per gli amanti dell'artigianato, la Casa del grano si è dimostrato il luogo ideale per immergersi nella tradizione locale. I corsi sulla lavorazione artigianale de sa fregula e de is pitzottis serresus, preparati con dedizione dalle massaie locali, hanno svelato i segreti di un'antica preparazione, tramandata con amore di generazione in generazione, che incarna l'anima di questa comunità. Un formato di pasta che rappresenta la quintessenza della tradizione locale, realizzato unendo ingredienti semplici: farina, acqua e un tocco di sale. Le esibizioni di arte culinaria si sono susseguite con uno show cooking sulla lavorazione de is gueffus secondo le antiche ricette locali presso la Casa del grano e degustazioni gratuite di dolci di mandorle. Il pomeriggio si è animato con la bardatura del giogo "Mira ch’è tempus, Spassiadiri" nella corte interna della Casa del grano, seguita da un pranzo a base di prodotti tipici nelle vie del centro storico. Alle 15:30, l'atmosfera si è resa magica con l'accensione de is foghidoneddus ed esibizioni itineranti di gruppi folk. L'apice della giornata è stato raggiunto con l'esibizione itinerante delle maschere del carnevale sardo, tra cui Mamuthones e Issohadores (Pro Loco di Mamoiada) e is Mustayonis e s’Orku Foresu (Sestu), che porteranno l'energia del carnevale sardo nel cuore di Serri. La giornata si conclude con la IV edizione de sa Murra Serresa, un evento imperdibile per celebrare la cultura e la tradizione di Serri. Lungo tutto il percorso, è stato possibile ascoltare la voce de su bandidori e contribuire alla creazione di un reportage fotografico per la stampa de su Calendàriu serresu 2024. Un'esperienza da custodire gelosamente, come un tesoro, nel proprio cuore.