Capurso ripercorre le lotte tra fascisti e antifascisti, e quelle tra fascismo ufficiale, fascismo autonomo e sindacalismo fascista, delineando così un quadro molto articolato della situazione pugliese di quei tempi.
Con il suo precedente volume, “La ghianda e la spiga”, l’autore di saggi storici ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, piazzandosi perfino tra i finalisti del Premio FiuggiStoria, nel 2021.
“La passione e le idee – La Puglia antifascista da Giuseppe Di Vagno a Giacomo Matteotti” riporta la storia di quei tempi irrequieti, una storia di ordinaria intolleranza narrata attraverso le parole dei principali protagonisti di allora e continui richiami alle vicende nazionali.
Quarta di copertina
Cosa accadde in Puglia negli anni tra il delitto di Giuseppe Di Vagno e quello di Giacomo Matteotti? Questo arco temporale vide l’ascesa del fascismo e la sua costruzione del potere. Partendo da documenti in parte inediti, l’autore ripercorre le lotte tra fascisti e antifascisti, ma anche quelle intestine tra fascismo ufficiale, fascismo autonomo e sindacalismo fascista, delineando un quadro articolato del Paese e, in particolare, della Puglia. Esauritasi la spinta squadrista in funzione antisocialista, il movimento, alla ricerca di una identità precisa, si innestò nelle logiche di potere del trasformismo, che avevano sempre caratterizzato il Mezzogiorno. Il fascismo di Puglia, in maniera precoce, sperimentò, con un vero e proprio laboratorio politico, i primi tentativi di quella collaborazione tra capitale e lavoro che anticipò il corporativismo economico degli anni a venire. Con una narrazione accessibile, utilizzando continui richiami alle vicende nazionali, soprattutto attraverso le posizioni nette e intransigenti di leader come Matteotti, l’autore ricostruisce questa storia di ordinaria intolleranza dando la parola ai principali protagonisti di quel tempo inquieto.
Estratto
“L’apporto maggiore che venne dato al movimento fascista, ancor prima che dai combattenti e i post combattenti, fu quello delle cosiddette generazioni di guerra, cioè dai giovanissimi che alla guerra non avevano partecipato, ma che, essendo usciti dalla pubertà in quel periodo, erano rimaste contaminate dall’ambiente saturo di tutte le esaltazioni e i veleni prodotti dal conflitto.”
L’autore
Giovanni Capurso è nato a Molfetta (BA) nel 1978. È scrittore e saggista, attento in particolare alle questioni legate al meridionalismo. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo La vita dei pesci (Lecce 2017), Il sentiero dei figli orfani (Viterbo 2019) e La ghianda e la spiga (Bari 2021). Ha partecipato a diverse collettanee tra cui L’omicidio politico di un socialista (Catanzaro 2022) e I due maestri del Sud in “Caro, don Gaetano” (Corato 2022). Scrive per numerosi periodici e blog culturali.
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/giovanni.capurso.16
Dicono di questo libro
“Il punto di vista privilegiato di Giovanni Capurso è la situazione pugliese, che scandaglia con precisione e perizia attraverso l’utilizzo analitico della documentazione d’archivio e delle parole e degli scritti dei protagonisti di quei “tumultuosi” anni, in Italia come in Puglia (da Giuseppe Caradonna ad Araldo Di Crollalanza, da Gaetano Salvemini ad Antonio Salandra, da Tommaso Fiore ad Antonio Lucarelli), ma anche della stampa locale e nazionale.” EdScuola
“Le vicende pugliesi si intrecciano spesso con la politica nazionale proprio attraverso la passione e le idee di Giacomo Matteotti e Giuseppe Di Vagno. Alle loro posizioni nette e intransigenti nei confronti del fascismo Capurso nella sua narrazione sempre ritorna.” Gli Amanti dei Libri
Informazioni
Titolo: La passione e le idee – La Puglia antifascista da Giuseppe di Vagno a Giacomo Matteotti
Autore: Giovanni Capurso
Editore: Progedit (https://www.progedit.com/)
Pagine: 136
ISBN: 978-88-6194-616-3
Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/passione-antifascista-Giuseppe-Giacomo-Matteotti/dp/886194616X
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