BOTTEGA POGGI
presenta
Figlio, non sei più Giglio
Scritto e diretto da
Stefania Porrino
con
Mariella Nava e Daniela Poggi
Una donna contemporanea in un monologo dal forte impatto emotivo. Un testo in prosa interpretato da Daniela Poggi che si fonde con le musiche dal vivo di Mariella Nava. Debutterà l’8 novembre al Teatro Verdi di Forlimpopoli la tournée dello spettacolo scritto e diretto da Stefania Porrino “Figlio, non sei più giglio”, prodotto da Bottega Poggi con il supporto di Global Thinking Foundation.
Prendendo spunto dalla famosa lauda Il pianto della Madonna di Jacopone da Todi, l’autrice Stefania Porrino delinea in questo monologo la figura di una donna moderna, Maria, interpretata da Daniela Poggi, che vive anch’essa il dolore di una spada che le ha trafitto il cuore ma in una situazione rovesciata in cui l’amato figlio non è vittima innocente dell’altrui malvagità ma autore egli stesso di violenza su una donna, su una madre che, come sua madre, è portatrice di vita. I pensieri, le domande e i sentimenti di Maria, costretta a misurarsi con la sua impotenza di fronte alla violenza perpetrata dal figlio su un’altra donna, vengono offerti al pubblico sotto forma di una lettera che la madre scrive al figlio per tentare di ricostruire le possibili e molteplici cause dell’atto assassino da lui compiuto e trovare uno spiraglio di speranza in una sua rigenerazione interiore che renda possibile a lei – madre – perdonare un figlio che non è più giglio. Per esaltare l’impatto emotivo dell’esperienza di Maria, al testo in prosa si intrecciano le musiche di Mariella Nava creando un unico flusso di emozioni che intendono coinvolgere mente e cuore degli spettatori.
Il tour proseguirà il 16 novembre al Teatro Tito Schipa di Gallipoli; il 22 novembre al Teatro TerramMare di Nardò; il 24 novembre al Teatro Comunale di Città Sant'Angelo; il 25 novembre al Teatro Astoria di Lerici; il 27 novembre al Teatro Odeon di Paola; il 29 novembre al Teatro Comunale Franco Tagliavini di Novellara; il 1° dicembre all’Auditorium Paccagnini di Castano Primo; il 2 dicembre al Teatro Perracchio di Ragusa; il 5 dicembre al Teatro Lo Spazio di Roma; il 12 dicembre al Teatro Verdi di Pisa.
«Negli ultimi tempi sono tante i fatti di cronaca che ci hanno riportato a casi di violenza nei quali la mancanza di un dialogo familiare ha permesso una sottovalutazione di situazioni di disagio che spesso si vivono laddove anche tra madre e figlio, come nel caso di questa pièce teatrale straordinaria e coraggiosa, si interrompe l’ascolto reciproco. Osserviamo l’altro lato della violenza ciò che la precede, dandoci spunti di riflessione sulla prevenzione della violenza che è sempre possibile quando si perde dal presupposto di valori civili consolidati», commenta così Claudia Segre.