Sport, inclusione e sociale tornano a unirsi al Palazzetto del Nuoto nella nuova stagione della cooperativa TMA Italia. L’attività condotta da questa realtà nell’impianto cittadino è stata consolidata da una rinnovata organizzazione degli spazi in acqua, da più fasce orarie e da un numero superiore di operatori formati per svolgere la terapia multisistemica rivolta alle persone con disturbi dello spettro autistico o disturbi dello sviluppo, ponendo le basi per un servizio maggiormente efficace e efficiente.
Una particolare sinergia tecnica è stata rinnovata con la Chimera Nuoto per un supporto fuori e dentro dalle vasche volto a migliorare l’accoglienza, l’organizzazione e il corretto svolgimento dei corsi promossi da TMA Italia e condotti attraverso i principi riabilitativi della Terapia Multisistemica in Acqua - Metodo Caputo Ippolito finalizzata a sfruttare le potenzialità dell’ambiente acquatico per portare benefici motori, cognitivi, comunicativi, comportamentali ed emotivi. «La rinnovata collaborazione con TMA Italia - spiega Marco Magara, direttore sportivo della Chimera Nuoto, - è per noi un motivo di forte soddisfazione perché permette di porre gli spazi del Palazzetto del Nuoto a disposizione di un’attività dalla forte valenza sociale e terapeutica. La partecipazione registrata nella scorsa stagione e le richieste delle famiglie sono stati uno stimolo importante per far crescere questo servizio, andando a rispondere a una reale esigenza del territorio con più spazi dell’impianto e più fasce orarie».
La ripartenza delle attività sta coinvolgendo circa centoventi nuotatori di tutte le età, dai bambini agli adulti, a cui viene proposto un percorso individualizzato e progressivo dove l’acquisizione delle capacità natatorie diventa un veicolo per perseguire anche la socializzazione e l’integrazione in un gruppo. Il Palazzetto del Nuoto, in quest’ottica, risponde pienamente ai requisiti di inclusività perseguiti da TMA Italia in virtù della possibilità di fare affidamento su vasche di diverse altezze e dimensioni che permettono un percorso personalizzato per ogni specifica esigenza, con la presenza dei tecnici della Chimera Nuoto che è in grado di favorire un eventuale futuro inserimento degli allievi in gruppi di coetanei della vera e propria scuola nuoto. «La Terapia Multisistemica in Acqua - aggiunge Gabriele Lumachi, coordinatore di TMA Italia, - deriva da oltre venticinque anni di studi e di esperienze con bambini con disturbi dello spettro autistico, disturbi dello sviluppo e altre patologie psicofisiche. Questa attività si inserisce in un progetto riabilitativo globale, non limitato alla sola sfera fisica e motoria, che permette di intervenire sugli aspetti relazionali, emotivi e comportamentali di ogni allievo, con il nuoto che rappresenta uno strumento privilegiato per abbattere molte barriere, stimolare a superare limiti e portare benefici all’attenzione, alle emozioni, all’espressività e alla socializzazione. Siamo, dunque, felici di aver consolidato la collaborazione con il Palazzetto del Nuoto e con la Chimera Nuoto».