Era il 2005 quando su Rai Uno, durante la prima serata del festival di Sanremo, una band percorreva quelle famose e suggestive scale con ai lati la grande orchestra all’interno del magico golfo mistico: erano i Matia Bazar. Come potevo non riconoscere la barba canuta e folta del grande Maestro Piero Cassano?…In un battibaleno però, l’attenzione si spostò su di lei, vestita in modo elegante, con un trucco originale e maestoso; i suoi passi erano diversi, il suo modo di sorridere, gesticolare era dissimile, plateale, a tratti anche bizzarro! Eppure, era così coinvolgente e meravigliosamente unica, una vera e grande Artista!
Quel “Grido d’amore” esploso dalla sua incredibile voce mi ha immediatamente incantato. Era lei: Roberta Faccani.
Da allora sono passati tanti anni e io da ragazzino sono diventato uomo seguendo tutti i suoi tour, ospitate, programmi televisivi, ruoli a teatro, fino ad oggi, dove, per tutta l’estate la “mia Roby” è assoluta protagonista nel suo nuovo tour “I miei Matia”, (prodotto da Andrea Lybra, Direttore di Enjoy ).Il 26 settembre scorso sono andato ad ascoltarla in una data nella mia regione, (la Campania), e ho passato un po' di tempo con lei, (anche se da anni oramai, ci sentiamo quasi ogni giorno come fratello e sorella); ma il rispetto e la stima che nutro per questa immensa artista restano sconfinati e ogni
volta che la ascolto mi emoziono come il primo giorno! Il concerto, ripercorre la storia dei Matia Bazar ed è incantevole; lei delicata, elegante, leggiadra nel repertorio degli anni 90/2000, (nei brani come Brivido caldo, Messaggio d’amore, Dedicato a te, Piccoli giganti), dove ha abbandonato la proverbiale potenza per permettere solo al suo grande e tenero cuore di emozionare ed emozionarci; per poi passare al repertorio anni 70 e 80: (Solo tu, Per un’ora d’amore, Fantasia, Noi), con cui è riuscita a far ballare l’enorme piazza dando nuova modernità a quei brani intramontabili e spettacolari. Infine, ha omaggiato il periodo elettronico, che si sposa perfettamente con la sua grande grinta e senso ritmico!
La sua maestria nel donarsi a 360 gradi passando da uno stile all’altro con estrema disinvoltura, la rendono davvero una fuoriclasse! Di solito quando gli anni passano la voce cambia, ma la mia domanda è: “E’ mai possibile che la tua voce Roby sia sempre uguale, anzi più bella, fresca e più in forma di prima? I registri che divinamente cambi senza sosta, il colore della voce che modifichi in base allo stile e all'interpretazione, le dinamiche assolutamente perfette… insomma, “delle tue corde vocali fai ogni cosa” mentre l'emozione arriva ogni secondo e a me viene sempre da sorridere perché non finisco mai di incantarmi e stupirmi!
Ultimamente ho letto un post di Piero Cassano in cui lui sottolinea l’enorme e significante contribuito che Roberta ha dato al gruppo. Vorrei ringraziarlo delle belle parole piene di stima e affetto, ma vorrei anche dirgli: “caro Maestro, da sempre Roberta non ha fatto altro che ringraziare te e Giancarlo per tutto e mai rinnegando la grande storia, quella che avete scritto in questi cinquant’anni, uscendo di scena dal vostro mondo, (su vostra decisione), in punta di piedi con
proverbiale educazione e rispetto; tutte cose che andrebbero sempre sottolineate poiché
assolutamente non comuni! Dopo i sei anni con voi lei, con umiltà, pazienza, grazie al suo poliedrico talento, è riuscita a riscrivere la sua carriera tra musical, discografia, vocalcoaching, pur senza mai rinnegare un solo istante quegli anni con te e il resto della band, dove avevate toccato il tetto del mondo! Nel nuovo tour infatti, non mancano i suoi brani da cantautrice come “L’altra metà di me”, “Come la neve al sole”, che esaltano l'ingegno della sua scrittura, o “l’Ultimo Valzer”, perla compositiva scritta da Renato Zero e Vincenzo Incenzo, e magistralmente interpretata da Roberta in uno straordinario show che era “Zerosvskji solo per amore”, dove la nostra, è stata indiscussa co
protagonista sia in veste di attrice che cantante, a fianco del grande artista romano.
Il resto di questo nuovo show 2023, (in tour ancora vivo e florido di questa torrida e lunga estate), è chiaramente però dedicato a tutti i grandi successi della “epopea” Matia Bazar story ed il titolo è quantomeno emblematico, "I MIEI MATIA". Ebbene sì! Finalmente Roby mia, una netta controtendenza rispetto al tuo recente passato! Perché vedi cara Roberta, era proprio ora che, uscissi dall'oscurantismo”, (imposto da “non si sa chi”e che ha solo agevolato e calamitato le luci della ribalta su un taluno personaggio, come se fosse stata l'unica voce di quella strepitosa storia musicale), e decidessi di affacciarti dal balcone dal quindicesimo piano di un grattacielo gridando al mondo: “ora basta, la storia completa è un'altra,
fatta anche del mio capitolo e dunque di diritto anche io ne faccio parte con onore e vero amore, senza se e senza ma”! Brava!!!!! Applausi scroscianti!!! Ed ecco che hai riavvolto il nastro dei ricordi con un viaggio nei grandi successi dei tuoi amati Matia
Bazar, la "famiglia", come l'hai sempre definita! Questi tour, finalmente sancisce inequivocabilmente e definitamente,(e a me “fan del primo giorno”, piace ripeterlo a squarciagola come una eco al tuo
grido), la tua appartenenza a quella gloriosa storia che nessuno e sottolineo nessuno, puo' e deve azzardarsi di nuovo ad oscurare...(chissa' poi per quali finalità oscure)…
Ed eccoti allora, a 55 anni compiuti sei una Roberta donna ed artista complete, e attraverso l'elasticità ed eclettismo 'tecnico espressivo” della tua esperienza e maturità, ti puoi permettere il lusso di dare sfogo
ad interpretazioni sublimi, da quelle più raffinate, dolci, delicate, a quelle moderne e sempre in evoluzione, (come del resto da miglior tradizione Bazar), ed incantare, con rinnovato entusiasmo, il vecchio e nuovo pubblico. Ed è giusto così, perché il passato, soprattutto quello importante, non doveva e non deve mai essere eluso o dimenticato!
Del resto lo sai, mia cara Roby la vita insegna a tutti: “se a volte ingiustamente ti toglie, a suo tempo deve anche ridare!” Ripartire dalle radici è, al momento presente, la giusta chiave sulla quale costruire il tuo meritato grande futuro e questa volta, fatto di tanta luce e poche ombre!! Da grande fan anche della musica Matia inoltre, concludo auspicando che sia proprio il maestro
Piero Cassano, pilastro di quella immensa e lunga storia, che prima o poi possa avere voglia di “dare a Cesare quel che è di Cesare”, omaggiando chi, per un motivo o un altro, non ne fa più parte, (“Capitan” Golzi in primis), facendo così davvero felice il vero e intelligente grande pubblico che ha sempre risposto “presente”, con il proprio affetto all’ intera storia Matia Bazar. Non è attraverso il gioco delle “scatole cinesi” infatti, che si può rilanciare un brand, bensì riconoscendo e onorando tutti i suoi protagonisti che nel corso degli anni ne hanno fatto parte, ognuno con il proprio unico, personale e irripetibile contributo.
Con amore, LUIGI PAOLILLO