Sarà presentato il prossimo 24 maggio alle 18, nella Sala delle Capriate, a Vittoria, il libro “Un incontro inaspettato”, di Miriam Di Noto (Youcanprint, marzo 2023). Il libro propone le riflessioni dell'autrice a partire dalla lettura del celebre romanzo fantasy di John Ronald Reuel Tolkien.
Il libro è la prima opera di Di Noto che, dopo una lunga carriera dedicata alla scuola, esordisce con questo testo, un saggio dedicato al celebre romanzo fantasy, ambientato nell’immaginaria “Terra di Mezzo”.
A presentare il libro saranno la dirigente scolastica Emma Barrera e la docente Mariella Martorana. Un gruppo di alunni della V A Liceo classico, ex studenti dell’autrice, leggeranno alcuni brani del libro. Il libro infatti, per le sue caratteristiche, è idoneo anche come testo scolastico. È stato letto e commentato all’interno di alcune classi del liceo classico.
L’evento è stato organizzato da Italia Nostra, Pro Loco, Farmacia letteraria Jacono, Centro studi “Angelo Campanella”, Anthea Cultura è Vita, Il Filo di Seta, Soroptimist, Donne a Sud.
Il saggio di Miriam Di Noto ha ricevuto nel 2022 il Premio della Critica per la saggistica inedita nel Premio Letterario “Caffè delle Arti” – IX edizione.
“Questo libro – spiega Miriam Di Noto – nasce da una lettura durante il periodo Covid – Considerato dai più al massimo un’affascinante storia fantasy, rivela invece ad una lettura più attenta e meditata una profondità e attualità insospettate”.
Il libro è suddiviso in brevi capitoli che traggono spunto da frasi illuminanti del romanzo. Partendo proprio da alcune frasi del testo, l’autrice propone le sue riflessioni. Si va dal tema della giustizia, alla difficile scelta tra il bene e il male, alla guerra, alla condizione della donna, alla difesa della natura, alla funzione manipolatrice del linguaggio, alle sfide del periodo storico -sociale in cui ci si trova a vivere. Si scopre così la profondità di uno scrittore come Tolkien, che visse in prima persona i drammatici eventi del Novecento che traspose nel suo mondo immaginario. Particolarmente interessante e imprevedibile la sua dichiarazione che il tema del romanzo sia morte e immortalità cioè l’aspirazione dell’uomo ad acquisire l’immortalità. Ciò che l’autrice tenta di dimostrare è che “Il Signore degli anelli” sia un romanzo che esprime appieno le problematiche del ventesimo e ventunesimo secolo e possa fornire interessanti spunti di discussione al lettore odierno, che non si era mai accostato alla sua lettura, perché scoraggiato dalla definizione di fantasy.
Viene trattato anche il tema dell’approccio dei lettori nei confronti del romanzo, soggetto ad interpretazioni varie e spesso diametralmente opposte. L’autrice riferisce le varie posizioni vedendole come prova della ricchezza polisemica di ogni testo letterario. A suo dire, ogni lettore vive nel contatto, con questo testo in particolare, un’esperienza personale che non è solo culturale, ma soprattutto esistenziale.
Alla fine del libro sono inserite delle “appendici”, con una sintesi del romanzo e una scheda sui personaggi citati, per rendere più agevole la lettura di chi non conosce né il romanzo né i film che ne sono stati tratti.
“Molte volte, nella mia lunga carriera di insegnante – spiega ancora Di Noto – ho detto ai miei alunni che un libro è un amico che ti accompagna per un tratto di strada, che ti apre un mondo nuovo, che ti aiuta a crescere. Non pensavo, tuttavia, che in un momento particolare della mia vita (l’inizio della pensione che ha coinciso con il periodo Covid), un libro avrebbe rappresentato un’esperienza così coinvolgente, che si può paragonare ad un innamoramento. Un incontro inaspettato, infatti, una specie di colpo di fulmine, nell’attraversare una nuova soglia esistenziale. Da questa esperienza e dal bisogno di condividere le mie riflessioni e scoperte con altri potenziali lettori è scaturito questo saggio”.