Tiziana Scimone cantautrice calabrese poliedrica e sensibile dedica ai flussi di essere umani, che cercano approdo sulle coste della Calabria, un brano intenso, una preghiera che ha il linguaggio misto di chi cerca salvezza e di chi accoglie: l'arabo e il dialetto calabrese.
Messaggio forte che parte dall'arte e che mette in evidenza valori universali e sentimenti, poesia in musica quella di Tiziana Scimone, già premiata e inserita nella raccolta di poesie “Parole in Fuga”di Aletti Editore, in cui mette Anima e cuore, quello che nonostante il trasferimento nella città di Bologna rimane ancorato alle origini e che racconta le vite tormentate di migranti.
“Il lamento del mare” è una melodia di speranza dove si sentono i suoni del mare, del cielo e della terra e che attraversa i confini linguistici. La ricercatezza dei colori e dei timbri trasporta in un deserto fluido e infinito di immagini. La musica danza tra le parole che si sciolgono fra le diverse lingue, che si guardano da sponda a sponda, mentre una nave compie il viaggio della vita portando con sé un messaggio di speranza, musica, che racconta attraverso l'armonia di parole, suoni armonici di eventi "densi".
Merito della splendida voce e della raffinata melodia che interpreta efficacemente lo stato d'animo di migliaia di stranieri che in questi ultimi anni hanno affidato alle traversate sul Mediterraneo i loro sogni di libertà.
Tiziana Scimone nasce come commercialista ma ad oggi insegna in Romagna, specializzata in cantoterapia e musicoterapia, vocal coach ed esperta di Soul Voice. Il brano è stato scritto in piena pandemia a Roccella Ionica, tra il terrore del covid e la paura che migranti potessero portare il virus, quando, per loro, all'incognita di toccare terra, si aggiunge l'incognita della accoglienza. Una voce fuori dal coro quella del sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, si eleva e si sveste dal ruolo di politico dando voce al padre che affronta con umanità ed emergenza la situazione, accogliendo tutti I migranti. Questa situazione di estrema solidarietà,ha dato il “LA” a Tiziana di comporre il brano, avvalendosi del prezioso aiuto di Francesco Loccisano, Maestro di chitarra battente e Pasquale Morgante Maestro di pianoforte jazz, presso il conservatorio di Ferrara. Nella musica di Tiziana Scimone del “Il lamento del mare” vi è una commistione di diversi suoni, tra il calabrese e l'arabo, tra la chitarra battente e il Duk Duk (Gabriele Albanese) e il Kaval (Mirko Mungari), che hanno l'intento di creare una sinergia tra i diversi stati, che vivono l'arrivo di flussi di migranti.
Il popolo calabrese proprio in questi tragici momenti, ci insegna per quale motivo la sofferenza sia, a tutti gli effetti, una condizione per annullare il male peggiore dell'attuale società, cioè quello dell'indifferenza. Le radici magnogreche non mentono mai: l'ospite, il naufrago, lo straniero, sono sacri, vanno accolti, ospitati, rifocillati, onorati. In quanto esseri umani, anche nella disperazione si mantiene “l’Umanità”. Se una madre mette su un barcone il proprio figlio, con tutte le incognite del viaggio è perché mossa dalla disperazione o per realizzare un sogno di speranza e di libertà. Una madre sa, che potrebbe perdere la vita e non arrivare mai a toccare terra, ma questo è l’ultimo ma di sicuro, il più grande gesto d’amore.
Il brano, “Il lamento del mare”, è uscito giorno 10 febbraio 2023 ma a soli 15 giorni, quasi come una profezia, dà voce a chi non ha voce, poiché diventa virale con la tragedia in mare dei Migranti di Cutro (KR). Subito Radio Vaticana e Rai 3 così come molti altri media in Italia e all’estero, supportano questa voce di dolore, di silenzi che arriva dal rumore del mare, dalla burrasca e della bonaccia, delle onde della risacca, e che del mare si sente solo il lamento. “Il lamento del mare” dove la vita è per sua natura cause ed effetto di mescolanza di Popoli, di cultura e, di Lingue e, di usanze, di religione, di suoni, di comportamenti.
“Il lamento del mare” riscuote successo l’anno scorso, poiché partecipa a Sanremo rock e quest’anno è stato selezionato per il “Premio Voci per la Libertà” di Amnesty International. All’attivo ha oltre 25 mila visualizzazioni su youtube e grazie a “Promuovi la tua Musica”, che ne ha riconosciuto l’ulteriore valore, la voce del “Il Lamento del Mare”, si estende tra il Nord e il Sud dell’Italia ottenendo il Premio Comunicazione Radio e Stampa.
Nel silenzio arriva il rumore del mare, della vita, che è contaminazione, e la contaminazione è bella: più di mille prediche, in cui in questo brano mescolato di arabo e di dialetto calabrese e di tutte le armonie gli strumenti musicali del Mediterraneo, questo dice. La musica fa il resto. La musica non ha bisogno di traduzioni. La musica è, la musica scavalca oceani e steccati, e arriva al cuore. Come la Pietà, come il dolore, come l'amore. La musica, come una potente cassa di risonanza, dice tutto questo e arriva al cuore della gente.
<un’anima grande, come il mare, seppur vasto, azzurro, immenso e spesso in burrasca, dentro cui, nella profondità silente, accoglie lo straniero, senza chiedere né visto né identità”>>.
Il brano lo si può ascoltare su Spotify, youtube, apple music, amazon music, deezer, sono solo alcune piattaforme dove lo si può trovare.