Il pittore Roberto Bellucci e la scrittrice Antonella Casaburi domenica 30 aprile, alle ore 17.30, presso La Fornace di Agropoli (SA), dialogheranno all'insegna della pluricomunicazione. Nell'ultima conclusiva serata dell'evento "Incontri tra arte, cultura e solidarietà", in un originale format visivo-letterario, il pittore Roberto Bellucci e la scrittrice Antonella Casaburi daranno vita alla narrazione di un libro sintetizzato in un'immagine dimostrando come sia possibile, in un comune contesto emotivo, creare il connubio tra arte visiva e arte narrativa.
Verranno presentati insieme il libro "Mirari" di Antonella Casaburi e il dipinto "Mirari" di Roberto Bellucci, che dal libro ha tratto ispirazione, in un dialogo tra le arti che vedrà protagonisti attivi quanti parteciperanno all'incontro.
Antonella Casaburi è laureata con lode in Storia della Critica Letteraria Italiana presso "La Sapienza" di Roma. Si occupa di teoria della letteratura e critica letteraria, letteratura comparata e filologia romanza e ugro-finnica. Docente di italiano e latino, traduttrice di ungherese, ha un master in giornalismo ambientale e collabora con blog e testate giornalistiche. "Mirari", edito da Lastaria Edizioni in collaborazione con Delia Agenzia Letteraria, è il suo fulminante esordio letterario, recensito dalla stampa nazionale ed esposto nelle principali fiere letterarie. Un viaggio in treno. Sei sconosciuti. E un incontro che stravolgerà ogni cosa: è questa la dirompente trama del romanzo "Mirari". Antonella Casaburi ha partecipato a un format televisivo su La7.
Roberto Bellucci è nato a Roma. Ha cinque anni quando i genitori si trasferiscono a Mogadiscio. La permanenza in Africa segna profondamente la sua vita proprio sul profilo artistico. I rapporti umani non comuni, la durezza della vita, il forte sole, i pungenti odori hanno scavato profondi solchi nella sua anima. Al rientro in Italia va a vivere a Napoli. Nel 1978 inizia il suo personale percorso tecnico ed espressivo, sceglie di intraprendere studi artistici senza un percorso accademico che lo avrebbe influenzato allontanandolo dalla ricerca personale. Torna più volte in Africa approfondendo le differenze culturali con quelle occidentali. Lo caratterizza una forte identità artistica che gli permette di sviluppare le proprie esigenze di ricerca artistica. Toglie il colore alla tela in un gioco di frammentazione cromatica nel tentativo di definire il male che lo circonda per farlo diventare accettabile.
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www.lastaria.it mirari