Ha incontrato la musica all’età di sette anni con lo studio del pianoforte. A undici l’ha sentita entrare dentro in maniera piacevolmente prepotente. Per Simone Valeri iniziava ad assumere un significato particolare e complesso. Una “chiamata”. Difficile spiegare cosa si prova a godere di un accordo, di un passaggio melodico che ti accarezza l’anima, ti parla senza che tu te n’accorga. Negli anni, il Maestro ha trovato inversamente nel pubblico una risposta, una motivazione. E in quelle persone, che riuscivano a godere della sua arte, diventò un modo per spiegare, per farsi capire.
«Far commuovere la platea, mentre si dirige un brano incredibile di musica, è un trionfo delle proprie emozioni.» spiega il compositore «È una conferma che stai facendo la cosa giusta, stai rispondendo perfettamente a quella chiamata.»
Una cifra armonica minimalista, quella di Simone Valeri, caratterizzata da grande sensibilità e gusto della bellezza. Una melodia che ci prende per mano e che ci porta ovunque la nostra anima voglia andare. Pubblica Time for love, un brano composto per descrivere sentimenti e sguardi interni, profondi, intimi. Una musica che guarda oltre il nostro essere. Prende ispirazione dal testo di Santeramo “È tempo per l’amore”, presentato alla Biennale di Venezia 2021. Nonostante sia ispirata in qualche modo a quest’ultimo, la composizione acquista vita propria. Si trasforma in un pensiero intimo verso tutto quello che possiamo chiamare amore.
«Ho sentito la necessità di scrivere quelle emozioni, la necessità di tradurre in musica quello che avevo dentro.» continua Simone Valeri «Le ho radunate in un’accorata sequenza di note e accordi. Ed è nata “Time for love”.»
L’inizio con il solo pianoforte è una domanda sommessa. Un’accorata richiesta alla vita su come poter capire, agire, parlare, evitando di soffrire. L’entrata timida ma decisa degli archi diviene un dialogo tra l’io e il mondo. Sensazioni che si dipanano in un grande mare di desiderio e nostalgia. L’orchestra completa, accompagna il suono del pianoforte che continua con la sua ritmica a non cedere alle emozioni, ai tormenti, alle delusioni, forse alle tentazioni. Lo fa con sicurezza, con amore. Il tormento arriva nell’agitarsi dei violini, per poi concludersi in un momento etereo di pace e di speranza. L’ultimo accordo è l’apertura a un futuro possibile.
Il brano è stato registrato in presa diretta nella discarica di Peccioli (PI), diventata catalizzatore di sviluppo e bellezza. Un ambiente così particolare dove si svolgono durante tutto l’anno concerti, incontri, eventi. Una scelta dettata dalla ferma volontà di Simone Valeri di voler testimoniare che far bene le cose vuol dire poterle vivere, invece che disprezzare. Un luogo, quella discarica, come metafora di una seconda opportunità, di una seconda vita. Una vallata, inghiottita dal cielo, dove diventa “emozionale” far risuonare la propria musica. Così come è accaduto al Maestro.
Time for love (https://www.youtube.com/watch?v=AW_f1IOSyGs) è disponibile in tutti gli store digitali insieme ad altri brani composti nel periodo della pandemia. Musiche scaturite da emozioni mai provate, forse solo immaginate.Composizioni che sono un punto di mezzo nel percorso umano e artistico di Simone Valeri. Recano tracce del suo vissuto. Un vissuto trascritto in note con l’ambizione di parlare ai cuori di chi vorrà ascoltare ad occhi chiusi il loro potente fluire. La musica come parole della nostra anima.
Biografia
Si è laureato in Organo e composizione organistica presso il Conservatorio statale di musica “L. Cherubini” di Firenze sotto la guida del Prof. M. Mochi. Ha perfezionato la sua tecnica con i maestri H. Vogel, G. Bovet, J. Boyer, C. Stembridge, E. Cominetti e R. Alessandrini. Ha conseguito il diploma in Direzione d’orchestra con il Prof. M. Boni presso l’Accademia di Imola sotto la guida di Vladimir Ashkenazy. Ha collaborato con musicisti del calibro di Katia Ricciarelli, Dimitra Theodossiou, Paolo Pollastri, David Bellugi, Marco Fornaciari, Bozena Steinorova. E ancora Andrea Bacchetti, Enrique Batiz, Peter Tiboris, Ertur Korkmarz, Alessandro Pinzauti.
Ha diretto opere e programmi sinfonici con prestigiose orchestre come la sinfonica dell’Università del Nuevo Leòn e quella dello Stato del Michigan. Con l’Orchestra da camera del museo Ermitage di San Pietroburgo, la sinfonica dello Stato del Messico, Baskent Academic Orchestra di Ankara, Ensamble Fonè. Inoltre con l’Orchestra sinfonica del Teatro del Giglio di Lucca e con i cameristi del Maggio Musicale Fiorentino. Con l’Orchestra sinfonica del Teatro dell’Opera di Volterra, con quella del Teatro Nazionale di Sarajevo e con l’Orchestra sinfonica del Teatro dell’Opera al Cairo.
Già membro della Commissione artistica dell’Università superiore Sant’Anna di Pisa, è Presidente della Commissione artistica regionale del coro in Toscana. È anche compositore e arrangiatore e le sue composizioni sono eseguite da numerosi cori e ensemble musicali e in festival internazionali. Con il suo talento e la sua versatilità ha contribuito alla realizzazione di alcuni educational. In particolare, segnaliamo “Il castello delle note vol. 1” (https://www.youtube.com/watch?v=BiRpWjmqRDI&t=10s). Ideato, diretto, curato e prodotto dalla Fondazione Peccioliper, il video ha superato le 725mila visualizzazioni.
Non ultimo, direttore artistico del Teatro Persio Flacco di Volterra, è membro dell’Accademia dei Riuniti e dei Sepolti di Volterra. È anche testimonial e membro della Commissione artistica della “Fondazione Arpa” presieduta dal Prof. Franco Mosca e da Andrea Bocelli. Oggi Simone Valeri è tra i più apprezzati direttori d’orchestra e di coro e organisti in Italia. Ha più di ottocento concerti al suo attivo e si è esibito in tutta Europa, Russia, Messico, Australia e America.